In un’intervista a Sky News il 4 aprile, il leader laburista inglese Jeremy Corbyn ha dichiarato che il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson (nella foto) “dovrà rispondere seriamente a molte domande” dopo aver affermato alla TV tedesca due settimane fa che il laboratorio di Porton Down gli aveva assicurato “categoricamente” che il gas nervino Novichok usato per avvelenare gli Skripal provenisse dalla Russia. E’ stato smentito dal laboratorio di Porton Down. In un’intervista a Sky News il giorno prima, Gary Aitkenhead, capo del laboratorio di scienza della difesa e tecnologia (DSTL) a Porton Down, ha dichiarato infatti che il suo laboratorio non è stato in grado di provare che la Russia sia la fonte del Novichok.

Boris Johnson “ha fatto una pessima figura”. Corbyn aggiunge che all’inizio il Foreign Office aveva pubblicato un tweet a sostegno delle affermazioni di Johnson, ma quando Porton Down ha detto che “non è in grado di identificare il gas nervino, il Foreign Office ha cancellato quel tweet”. Quindi Johnson dovrà rispondere a molte domande, in quanto “ci sono evidenti incongruenze” nella sua versione.

Sono molti a chiedere le dimissioni del ministro britannico. Johnson accusa Corbyn “di stare dalla parte della propaganda russa” e di cercare di screditare il Regno Unito sull’attacco di Salisbury. Dal canto suo il Foreign Office, nel tentativo di spiegare la cancellazione del tweet che sosteneva le accuse di Johnson, ha dichiarato che era un “riassunto inaccurato” di osservazioni fatte dall’ambasciatrice britannica a Mosca, Laurie Bristow.