Questo appello accompagna la petizione intitolata “Le nazioni occidentali devono cooperare con il Nuovo Ordine Economico Mondiale!” in una volantino distribuito in questo momento in tutto il mondo, in particolare presso l’ONU, in occasione della sua Assemblea Generale.

Il mondo entra in una Nuova Era della civiltà grazie alle deliberazioni straordinarie assunte al vertice della Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione (SCO/OSC) ed ai mutamenti profondi in vista di un paradigma di pace attraverso lo sviluppo economico. Questi cambiamenti offrono ai popoli del mondo una preziosa occasione di rispondere, dando vita a una Nuova Architettura di Sicurezza e di Sviluppo, in seno alla quale ogni vita umana sia trattata con rispetto e dignità.

In questo contesto globale, il prof. Jeffrey Sachs ha scritto il 6 settembre 2025 per Consortium News un articolo per proporre a rappresentanti politici, organizzazioni, ecc. azioni concrete per porre fine al genocidio in corso. Elenchiamo di seguito le sue proposte:

1. Embargo degli scambi commerciali, per mare e per aria, con Israele (vedi la recente decisione della Turchia).

2. Riconoscimento dello Stato della Palestina da parte dei membri delle Nazioni Unite che non l’abbiano ancora fatto.

3. Sospensione dei rapporti diplomatici con Israele da parte dei firmatarî degli Accordi di Abramo, del Bahrain, del Marocco, del Sudan e degli Emirati Arabi Uniti, fino a quando non verrà concluso l’assedio di Gaza e lo Stato della Palestina non venga ammesso alle Nazioni Unite.

4. Sospensione di Israele dall’Assemblea Generale dell’ONU, analogamente a quanto fu praticato con il Sud Africa, relativamente al regime di apartheid.

5. Blocco delle esportazioni da parte dei membri delle Nazioni Unite di ogni servizio tecnologico a supporto della guerra (per es. i servizi resi da Amazon e da Microsoft), finché non venga concluso l’assedio di Gaza e l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite non venga approvato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

6. Invio in Gaza e in Cisgiordania di una forza militare protettiva multinazionale, applicando la Risoluzione 377 [A] “Uniting for Peace”. «Tipicamente», scrive Sachs, «sarebbe il Consiglio di Sicurezza a inviare una forza protettiva, ma in questo caso gli Stati Uniti d’America porrebbero il proprio veto a questa decisione. Vi sono altre vie a disposizione».

In aggiunta a questi punti, deve essere adottato un piano per la ricostruzione dell’intera regione, ricorrendo ad abbondanti quantità di energia e acqua potabile. Il “Piano Oasi” presentato da Lyndon LaRouche nel 1975 costituisce un ottimo modello per questo sviluppo, che sarà possibile quando l’Occidente avrà abbandonato la miopia distruttiva, con la quale ha finora perseguito un’egemonia ormai impossibile, e avrà intrapreso una cooperazione con la Maggioranza Globale come quella proposta dallo Schiller Institute nell’appello qui allegato.

Incoraggiamo tutti i movimenti, le associazioni, le organizzazioni, i rappresentanti politici, ecc. a perseguire queste azioni immediate. Unitevi al coro internazionale di coloro che stanno creando una nuova era per la vera pace e la prosperità di ogni vita umana.