Dopo che dei missili lanciati dal territorio ucraino hanno colpito un’abitazione nella regione russa di Rostov il 13 luglio, le autorità russe hanno annunciato che altri attacchi del genere avrebbero provocato una grave escalation della crisi. Vladimir Putin, arrivato a Rio de Janeiro lo stesso giorno, ha subito avviato consultazioni con Angela Merkel, giunta in Brasile per assistere alla finale dei mondiali di calcio. Mentre i due leader discutevano della crisi ucraina, il Vicepresidente USA Joe Biden parlava al telefono con il Presidente ucraino Porošenko, rinnovando il sostegno americano al suo governo.

Mentre si inaspriva il conflitto Ucraina-Russia, nell’intera regione mediorientale s’allargava l’incendio grazie alle azioni dei jihadisti anglo-sauditi dell’ISIS/ISIL e alla recente escalation del Premier israeliano Benjamin Nethanyahu a Gaza.

Barack Obama ha ora dispiegato ottocento membri delle forze speciali in Iraq senza chiedere l’approvazione del Congresso, e sta considerando di ordinare l’intervento militare contro i ribelli. I droni stanno già sorvolando il territorio iracheno e, secondo una fonte di intelligence, è già partito l’ordine di giustiziare il presunto leader dell’ISIS/ISIL, al-Baghdadi.

L’amministrazione Obama ha anche iniziato a fornire aiuto “letale” a gruppi scelti di ribelli siriani, nonostante forti proteste che le armi finiranno col cadere in mano agli stessi terroristi dell’ISIS/ISIL che Obama sostiene di voler distruggere.

Nel frattempo, Israele compie veri e propri crimini di guerra e contro l’umanità con la sua campagna di bombardamento indiscriminato di Gaza, sostenendo che le abitazioni civili farebbero da scudo alle fabbriche di bombe e ai posti di comando di Hamas.

L’intera regione del Sud Est asiatico sta scivolando in un’era di violenza settaria e di follìa. L’offensiva dell’ISIS/ISIL in Iraq e Siria sembra uscire dalle pagine del piano di Tony Blair per terminare il sistema di Westfalia e avviare un’era di interventi permanenti per il cambiamento di regime. Non è un caso che Blair, che è ancora ufficialmente l'”inviato di pace” del Quartetto in Medio Oriente, si trovava questa settimana in Israele, dove ha incontrato Netanyahu e lo ha verosimilmente incoraggiato nella guerra di estinzione contro Hamas.

Dietro questa spinta verso il caos e la guerra c’è il crollo del sistema finanziario basato su Londra e Wall Street.

Le principali nazioni dell’Eurasia, Russia, Cina e India, assieme al Brasile e al Sud Africa, si sono riunite questa settimana per stabilire una nuova architettura del credito allo sviluppo attorno alla banca dei BRICS, che si pone in complementarietà con la Banca Asiatica per gli Investimenti nelle Infrastrutture. Importanti nazioni in America Latina e nella regione Asia-Pacifico stanno considerando seriamente di partecipare alla nuova architettura.

Se l’Europa e gli Stati Uniti sono furbi, si uniranno alle istituzioni che stanno nascendo attorno all’idea dello sviluppo eurasiatico.