Lettera del 21 giugno indirizzata al Presidente del Senato dai comitati a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica (Lipscuola)

Illustrissimo sig. presidente Grasso,

l’incontro di ieri sera presso la festa del Pd a Roma e la nostra interlocuzione mi invita a rivolgerle a nome dei comitati a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica (Lipscuola) un accorato appello per sollecitare un Suo autorevole intervento a difesa non solo della scuola della Costituzione, ma anche del ruolo del Senato che lei presiede e rappresenta.

Il presidente del Consiglio, dopo aver dichiarato di voler aprire un confronto sul ddl sulla scuola, attualmente all’esame della Commissione Istruzione del Senato, strumentalizzando l’effettiva urgenza di un doveroso provvedimento di stabilizzazione dei precari, vorrebbe ora accelerare l’approvazione del ddl, non solo ignorando le
unanimi critiche del mondo della scuola e di ampi settori del Parlamento, ma addirittura ricorrere al voto di fiducia, impedendo ogni serio dibattito parlamentare su una legge che riguarda la formazione democratica delle nuove generazioni e quindi la democrazia del Paese e sulla quale il mondo della scuola si è pronunciato, come è stato ribadito e dimostrato nel nostro incontro di ieri, in maniera unanimemente contraria.

Noi siamo fortemente convinti che la scuola italiana necessiti di una radicale riforma, ma non di una riforma qualsiasi; e, tantomeno, di un riassetto del sistema scolastico italiano su un modello aziendalistico ed autoritario. Le linee della scuola italiana sono già definite nella Carta costituzionale e individuano una scuola che definisca la piena ed effettiva libertà dell’insegnamento e il ruolo istituzionale della scuola statale, volto a garantire a tutte/i l’uguale diritto all’istruzione e quindi la democrazia scolastica.

Sulla base di questi elementi è stata scritta la Lipscuola, sottoscritta da oltre 100mila elettori, che è rappresentata oggi da 34 comitati su tutto il territorio nazionale, lo scorso anno ripresentata sia al Senato che alla Camera da diversi gruppi parlamentari.

Ci rivolgiamo a Lei affinché, nella sua autorevole funzione di garante del ruolo dell’ assemblea che presiede, possa intervenire per sostenere:

  1. con uno stralcio, un’immediata approvazione della parte del ddl che garantisca al personale precario, che da anni già insegna nelle scuole statali, il diritto alla stabilizzazione riconosciuto dalla legge finanziaria 2007 e recentemente dalla sentenza di Strasburgo;

  2. l’avvio di un effettivo confronto per definire, con i tempi necessari, ancorché rapidi, che una questione tanto importante richiede, le linee di una riforma della scuola coerente con i principi affermati nella Costituzione, nella convinzione che alla scuola statale la Carta assegna il ruolo istituzionale di formazione democratica delle nuove generazioni.

Gli strumenti a nostra disposizione sono lo studio, la parola, la mobilitazione. Li abbiamo pervicacemente perimentati tutti, continuando a svolgere quotidianamente la nostra impegnativa funzione, convinti che in un Paese democratico partecipazione e volontà del popolo siano elementi imprescindibili. Purtroppo abbiamo necessità di una rassicurazione in questo senso, considerando la blindata sordità nei confronti delle nostre ragioni.

Certi che questo nostro appello sarà preso da Lei in seria considerazione, Le ribadiamo la nostra disponibilità ad una piena e costruttiva collaborazione.

Marina Boscaino

per i Comitati di Sostegno alla Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola per la Repubblica