Sembra che diversi leader occidentali siano determinati a spingere lo scontro tra la NATO e la Russia fino al punto di provocare una nuova guerra mondiale, nonostante le tragiche conseguenze che ciò comporterebbe. Come si possono spiegare altrimenti le recenti dichiarazioni del generale Christopher Donahue (foto), comandante dell’esercito statunitense in Europa e Africa e capo delle forze di terra della NATO? Il 16 luglio questi ha dichiarato a Defense News che l’alleanza militare ha messo in atto il “Piano di deterrenza del fianco orientale”, per dare alle forze NATO la capacità di neutralizzare rapidamente l’exclave russo di Kaliningrad nel più breve tempo possibile. “L’abbiamo già pianificato e sviluppato”, ha aggiunto con orgoglio.
La risposta russa è arrivata prontamente da Leonid Slutsky, presidente della Commissione Affari Esteri della Duma di Stato, che ha avvisato che qualsiasi attacco alla regione di Kaliningrad provocherebbe contromisure, “comprese quelle previste dalla dottrina nucleare della Federazione Russa”.
E come si spiega altrimenti che, nel Regno Unito, Malcolm Chalmers, vicepresidente del Royal United Services Institute (RUSI), nonché rabbioso russofobo, sia stato appena nominato “consulente strategico” del ministro della Difesa britannico John Healey? Lo stesso Chalmers ha dichiarato poche settimane fa che un sottomarino britannico potrebbe lanciare su una base militare russa una “piccola” bomba nucleare dal largo delle coste. Ha anche esortato la NATO a cercare di conquistare la Crimea e a sfruttare la crisi che ne deriverebbe per costringere il Cremlino a negoziare.
E che cosa si dovrebbe pensare dell’ispettore generale dell’esercito tedesco, il generale Christian Freuding, che in un podcast del 19 luglio ha caldeggiato attacchi missilistici in profondità nel territorio russo? Egli è anche favorevole a consegnare i missili Taurus. Ciò fa seguito alla firma del minaccioso Trattato di Kensington tra il Regno Unito e la Germania del 17 luglio, che sostanzialmente integra le attività militari e di intelligence dei due Paesi. Poco prima, il presidente francese Macron e il primo ministro britannico Starmer avevano firmato un accordo per coordinare le rispettive strategie nucleari.
Inoltre, la NATO sta pianificando, con il via libera di Washington, di far inviare dalla Germania sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina, come raccomandato con veemenza dal comandante della NATO, il generale Alexus Grynkewich, e dal cancelliere tedesco Merz. E mentre Trump ha sospeso le spedizioni di armi all’Ucraina, sia la Germania che il Regno Unito hanno deciso di accelerare la consegna di sistemi d’arma a Kiev prima della scadenza del “termine” di 50 giorni concesso da Trump alla Russia.
Per finire, mentre questi piani di guerra avanzano costantemente, gli stessi leader occidentali non hanno fatto niente di concreto per fermare il “più grande massacro di massa” della storia moderna che sta avvenendo a Gaza.
Siete invitati a partecipare alla riunione settimanale della Coalizione Internazionale per la Pace il 25 luglio alle 17.00 per discutere le alternative a questa follia.