Continua a registrare consensi la campagna per la netta separazione tra banche commerciali e banche d’affari, lanciata dal movimento di LaRouche nel 2008. Ricordiamo che lo scorso giugno 162 organizzazioni, inclusi tutti i tre principali sindacati, hanno firmato una lettera al Senato USA in cui chiedono ai senatori di sottoscrivere il 21st Century Glass-Steagall Act.

Poi, il 9 luglio, quasi seicentomila firme di cittadini americani in sostegno sono state consegnate alla prima firmataria del disegno di legge, la Sen.Elizabeth Warren, e a tutti gli altri senatori, invitandoli a sostenere la legge. Il 21st Century Glass-Steagall Act è stato presentato nel luglio 2013 dalla democratica Warren insieme al repubblicano John McCain, la democratica Maria Cantwell e l’indipendente Angus King.

Stando al comunicato emesso dagli Americans for Financial Reform, le firme sono state raccolte da Credo, dal Progressive Change Campaign Committee, da Public Citizen, Americans for Financial Reform, il dott. Mitchell Gershten (un privato cittadino), e MoveOn.org.

“Nemmeno un banchiere di Wall Street è andato in galera per i reati che hanno provocato la crisi finanziaria; il minimo che può fare il Congresso è assicurarsi che questi banchieri la smettano di giocare d’azzardo coi nostri soldi”, ha dichiarato Becky Bond, direttore politico di Credo. “È ora di ripristinare la legge Glass-Steagall”.

Anche Pam Martens ha avvertito il 7 luglio sul suo gettonatissimo blog “Wall Street on Parade: the citizen’s guide to Wall Street”, che le principali banche di Wall Street si sono lanciate in una nuova abbuffata di titoli tossici pescando nei “dark pools”, ovvero azioni offerte non pubblicamente. La Martens nota che questa fu esattamente la pratica che provocò la crisi degli anni Trenta, che poi condusse all’approvazione della legge Glass-Steagall originale nel 1933.

Vedi anche…



We need to rein in ‘too big to fail’ banks