Il vertice di due giorni del G77+Cina all’Avana si è concluso con la pubblicazione di una dichiarazione finale su “Le attuali sfide dello sviluppo: il ruolo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione”, che chiede una “riforma globale dell’architettura finanziaria internazionale” e un “approccio più inclusivo e coordinato alla governance finanziaria globale con maggiore enfasi sulla cooperazione tra i paesi”.
Nell’aprire la riunione del gruppo, che ora comprende 134 stati membri, il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel (foto) ha dichiarato che il compito prioritario è “lottare per il diritto allo sviluppo, che è anche il diritto di esistere come specie”. È tempo, ha detto, che le nazioni del Sud globale “cambino le regole del gioco”.
Come afferma ripetutamente la Dichiarazione dell’Avana, cambiare le regole del gioco significa che i paesi in via di sviluppo devono agire insieme per lo sviluppo globale e la “cooperazione win-win per lo sviluppo scientifico e tecnologico”. Devono avere accesso alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione con tutti i benefici che ne derivano: crescita economica, sviluppo industriale, risoluzione dei problemi per garantire acqua pulita, servizi igienici, energia, lotta alle malattie e sradicamento della povertà. La dichiarazione finale ribadisce questo punto, attaccando con forza l’imposizione di sanzioni unilaterali “con impatto extraterritoriale e di tutte le altre forme di misure economiche coercitive” nei confronti dei paesi in via di sviluppo.
Il ministro degli Esteri sudafricano Naledi Pandor ha osservato che “come Sud, dobbiamo cogliere questo momento storico per assicurarci di sviluppare la capacità di essere agenti liberi di un’agenda di sviluppo che farà avanzare la nostra battaglia contro la povertà, la disuguaglianza e la disoccupazione”. Il presidente brasiliano Lula da Silva ha criticato gli Stati Uniti per l’embargo economico “illegale” nei confronti di Cuba e ha offerto una serie di accordi economici di cui l’Avana ha molto bisogno, soprattutto per quanto riguarda i prodotti alimentari.
Li Xi, dell’Ufficio politico del Partito Comunista Cinese (PCC), ha sottolineato che il mondo “sta subendo cambiamenti su scala mai vista da un secolo a questa parte. I paesi in via di sviluppo stanno diventando più forti. Si sta verificando un cambiamento significativo nell’equilibrio di potere internazionale”.