L’esperta di Siria e giornalista Vanessa Beeley ha denunciato con forza il ruolo centrale della Gran Bretagna nel portare al potere Al Qaeda in Siria, sia in un articolo del 27 maggio pubblicato su UK Column, sia durante un dibattito del 30 maggio con il Weekly Symposium dell’organizzazione LaRouche, insieme a Diane Sare (foto). Beeley fa correttamente risalire il ruolo britannico nell’intera regione all’Accordo Sykes-Picot, allora segreto, del 1916 che divise l’Impero Ottomano in disfacimento in sfere di influenza britannica e francese.
Più recentemente, all’alleanza anglo-americana tra il primo ministro britannico Tony Blair, il presidente statunitense George W. Bush e l’MI6 si deve il lancio dell’invasione dell’Iraq e del rovesciamento e uccisione di Saddam Hussein nel 2003. Beeley dimostra che, dopo aver distrutto la nazione irachena, le stesse reti si adoperarono per fare lo stesso con la Siria, riuscendo infine, lo scorso dicembre, a costringere il presidente Assad a fuggire dal Paese, dopo aver selezionato, preparato e “ripulito” l’agente di Al Qaeda e dell’ISIS al-Jolani per insediarlo come capo di Stato con il suo vero nome di Ahmad al-Sharaa. Come è noto agli osservatori dell’epoca, elementi chiave di tale operazione furono proprio Tony Blair e il suo capo di gabinetto di allora, Jonathan Powell. L’EIR denuncia da decenni il ruolo torbido di entrambi.
Per dieci anni (1997-2007), Powell è stato il capo di gabinetto e braccio destro di Tony Blair e fu pesantemente coinvolto nella bufala delle armi di distruzione di massa utilizzata per giustificare la guerra contro l’Iraq. Nel 2011, Powell fondò Inter-Mediate (IM), un’organizzazione apparentemente creata per mediare nei conflitti in tutto il mondo. Secondo Beeley, è proprio attraverso IM che Powell ha lavorato per trasformare al-Sharaa, l’uomo che ha guidato dal 2017 al 2025 il gruppo armato Hay’at Tahrir al-Sham (successore di Al Qaeda), nel presidente della Siria.
Infatti, come fa notare Beeley, alcune e-mail trapelate, indirizzate e provenienti dall’allora Segretario di Stato USA Hillary Clinton, risalenti al marzo 2012, confermano che i funzionari americani furono informati da Powell degli sforzi per organizzare un’insurrezione in Siria. L’amministrazione Obama li appoggiò.
Sei mesi fa, pochi giorni prima della caduta di Assad, il primo ministro britannico Keir Starmer ha nominato Jonathan Powell suo consigliere per la sicurezza nazionale. Da questa posizione, Powell continua a propagare la subdola dottrina di Blair.
Quanto a Tony Blair, è estremamente inquietante che sia appena stato nominato “consigliere speciale per il Medio Oriente” dell’inviato speciale USA Steve Witkoff, il quale lavora alacremente, per conto del presidente Trump, per promuovere soluzioni ai conflitti sia in Ucraina sia in Palestina. Si ricordi che Blair, più di chiunque altro, è responsabile, oltre della distruzione dell’Iraq, della dottrina chiamata “responsabilità di proteggere”, volta a sostituire il principio della sovranità nazionale e le stesse fondamenta dell’ordine westfaliano.