L’affondo del Ministro tedesco degli Esteri Frank-Walter Steinmeier sulle provocazioni della NATO contro la Russia ha messo a nudo profonde divisioni all’interno della coalizione di governo tra CDU e SPD, presenti almeno dal golpe in Ucraina.

Il Ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble ha attaccato Steinmeier apertamente, dicendo il 3 luglio che la sua dichiarazione non è stata soltanto una “esternazione infelice”, ma che essa deve essere presa in considerazione come un’ombra proiettata sulla capacità difensiva e di deterrenza dell’Occidente.

Schäuble ha attaccato il collega anche per la sua riunione d’urgenza, conseguente il voto favorevole alla Brexit, con i Ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori della CEE (Francia, Italia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo), perché avrebbe “alienato i nuovi membri dell’UE”. Ironicamente, Schäuble stesso ha parlato a più riprese della cosiddetta “Europa a due velocità”, sostenendola mentre altri raccomandano cautela sui possibili prossimi passi d’integrazione.