Nonostante nessuno li segua, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer continuano a pretendere di formare una “coalizione dei volenterosi” per sostenere lo sforzo bellico dell’Ucraina senza gli Stati Uniti. Dopo l’ultimo incontro tenutosi a Parigi il 27 marzo, Emmanuel Macron ha ammesso che i potenziali volontari non erano disposti a sostenere la proposta britannico-francese di una “forza di pace” in Ucraina, anche dopo averla declassata a “forza di rassicurazione”. Tuttavia, come ha detto, “non abbiamo bisogno dell’unanimità per farlo”. Ha annunciato che una delegazione congiunta britannico-francese discuterà comunque il piano con Kiev e lo proporrà, qualora si raggiungesse un accordo di pace.
Inoltre, Macron e Starmer hanno annunciato l’intenzione di sabotare l’accordo sul Mar Nero, negoziato da Washington e Mosca a Riad per consentire sia all’Ucraina che alla Russia di esportare grano e fertilizzanti. La Russia aveva stabilito che le esportazioni dipendevano dalla revoca delle restrizioni e delle sanzioni su un’importante banca agricola, sugli esportatori di cibo e fertilizzanti e sulle navi russe che trasportano le derrate (ricordiamo che l’accordo originario del 2022 sul Mar Nero era fallito quando l’Occidente aveva usato le sanzioni per impedire le esportazioni russe). Mentre, il 25 marzo, la Casa Bianca aveva chiarito che l’accordo prevedeva di contribuire a “ripristinare l’accesso della Russia al mercato mondiale”, gli europei si sono detti contrari all’accordo.
Dopo il vertice di Parigi del 27 marzo i leader di Regno Unito, Francia e Germania hanno dichiarato che non avrebbero revocato le sanzioni. “Abbiamo discusso”, ha detto Starmer, “di come aumentare le sanzioni per sostenere l’iniziativa degli Stati Uniti e per portare la Russia al tavolo delle trattative attraverso ulteriori pressioni da parte di questo gruppo di Paesi”.
Poche ore dopo l’incontro, l’Ucraina ha lanciato missili HIMARS verso la Russia, colpendo una stazione di misurazione del gas a Sudzha, lungo il percorso che per decenni ha garantito forniture di gas naturale a basso costo all’Europa, prima del boicottaggio dell’UE. Secondo la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, “c’è ragione di credere che il puntamento e la guida di questi attacchi siano stati condotti attraverso sistemi satellitari francesi, mentre l’inserimento delle coordinate e le procedure di lancio sono state gestite da specialisti britannici”.