Il 26 agosto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, su richiesta della Russia, ha tenuto una sessione straordinaria sulle circostanze relative al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. In questo contesto, la presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente. La necessità di un’azione urgente è emersa dopo l’arresto piuttosto sorprendente, avvenuto in Italia il 21 agosto, di un cittadino ucraino sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio. Il sospettato, Serhii Kuznetzov, ricercato da due anni, è stato arrestato dai carabinieri su mandato emesso da un tribunale tedesco, mentre si trovava in vacanza a San Clemente, in provincia di Rimini, dove stava beatamente trascorrendo una villeggiatura con la famiglia, in un bungalow affittato utilizzando la carta intestata al proprio nome. Insomma, è come se avesse detto “sono qui, prendetemi”. L’udienza per la sua estradizione in Germania è prevista per il 3 settembre.
Quasi tutti gli osservatori seri respingono la pista ucraina, ritenendola un ulteriore tentativo di coprire i veri responsabili di un’azione di sabotaggio che ha richiesto intelligence di alto livello, attrezzature complesse e grande abilità. Scoprire la verità su chi ha ordinato ed eseguito l’atto di terrorismo internazionale nel settembre 2022 e chi ha orchestrato l’insabbiamento è fondamentale per ripristinare la fiducia e la diplomazia nel mondo. Se ne è discusso il 22 agosto alla riunione settimanale dell’International Peace Council (IPC) tra la presidente dello Schiller Institute Zepp-LaRouche, l’ex ispettore delle Nazioni Unite Scott Ritter e l’esperto di armi Ted Postol (https://www.youtube.com/live/x7ZnhdSnulM).
Il professor Postol, che ha ricoperto il ruolo di consulente del Capo delle operazioni navali degli Stati Uniti, ha sottolineato che per compiere l’attentato era necessaria anche una profonda conoscenza dell’acustica subacquea e di altre questioni scientifiche, cosa sicuramente non alla portata di “un gruppo di zoticoni su una sorta di yacht, che maneggiavano mezza tonnellata di esplosivo che avrebbe dovuto essere posizionata su quel gasdotto a una profondità molto elevata per i subacquei”. Egli afferma che la versione dei fatti, collegata al cittadino ucraino ora arrestato in Italia, “suona del tutto ridicola” e ha “zero credibilità”.
Postol, che all’epoca ha assistito il giornalista Seymour Hersh nelle sue indagini, ha dichiarato senza mezzi termini: “Lasciatemelo dire, non ho alcun dubbio che siano stati gli Stati Uniti a farlo e che Joe Biden lo abbia ordinato”. Ha ricordato come Biden avesse dichiarato inequivocabilmente il 27 febbraio 2022 che avrebbe chiuso il Nord Stream se la Russia avesse invaso l’Ucraina.
Scott Ritter ha commentato che, fino a quando non saranno disponibili ulteriori informazioni, considererà l’arresto “una mossa politica” e che l’Ucraina, che ha perso la guerra, dovrà affrontare il fatto “di non avere amici e di non averne mai avuti”.
Per quanto riguarda il presunto ruolo degli enti di intelligence statunitensi nel sabotaggio, non è un segreto che l’intero progetto del gasdotto fosse ferocemente osteggiato dai geopolitici oltre Atlantico. È quindi probabile che l’esatta ubicazione dei gasdotti fosse stata monitorata dai satelliti di sorveglianza sin dall’inizio dei lavori di costruzione nel maggio 2018. Gli esplosivi devono essere stati piazzati in un secondo momento da specialisti che operavano con mini-sottomarini dispiegati da una nave nel Mar Baltico. Seymour Hersh ritiene che ciò possa essere avvenuto già nel giugno 2022, durante l’esercitazione navale Baltops della NATO.
Zepp-LaRouche ha sottolineato le conseguenze di questo incidente e della sua copertura. Esso ha innescato, in molti modi, il “tragico crollo dell’Europa” che ne è seguito, segnando “la divisione geopolitica tre Europa e Russia”.
In Germania, sia l’AfD che il BSW (Bündnis Sahra Wagenknecht) hanno chiesto una commissione d’inchiesta parlamentare sull’attentato al Nord Stream. Dopo l’arresto di Kuznetzov, Wagenknecht ha ribadito la richiesta su X, sollevando dubbi sulla versione secondo cui “è stata l’Ucraina” (https://x.com/SWagenknecht/status/1958835358809895187).