Cinquant’anni fa, il 27 gennaio 1975, il Senato degli Stati Uniti istituì quella che divenne nota come Commissione Church dal nome del democratico Frank Church che la presiedeva. Il suo compito era quello di indagare sugli abusi commessi dagli enti di sicurezza e di intelligence del governo degli Stati Uniti. L’indagine produsse numerose prove di corruzione e di violazione dei diritti costituzionali da parte degli organi federali. I documenti pubblicati dagli Archivi della Sicurezza Nazionale dimostrano che ci fu uno sforzo determinato per sabotare la Commissione da parte di coloro che furono smascherati dall’indagine, i quali mentivano, imbrogliavano e rubavano (parole dell’ex capo della CIA Pompeo), proprio come fanno oggi i difensori degli Stati Uniti come “unica superpotenza” per colpire gli avversari e proteggere il proprio impero in declino.
In un appello redatto per mobilitare il sostegno alla conferma di Tulsi Gabbard come Direttore dell’Intelligence Nazionale (DNI) e di Kash Patel (foto) come Direttore dell’FBI, Diane Sare, presidente dell’Organizzazione LaRouche (TLO), fa riferimento al precedente della Commissione Church per dimostrare che l’impegno di Democratici e Repubblicani nel 1975 a combattere il governo ombra si scontrò con un’opposizione decisa, proprio come oggi si tenta disperatamente di impedire un esame più approfondito dei crimini di questa rete.
“L’opposizione all’indagine, come rivelato in [un rapporto del 2015] (https://nsarchive2.gwu.edu/NSAEBB/NSAEBB522-Church-Committee-Faced-White-House-Attempts-to-Curb-CIA-Probe/) pubblicato presso il National Security Archive della George Washington University, era guidata nientemeno che da Dick Cheney (padre di Liz Cheney), che all’epoca era consigliere del presidente Gerald Ford. Lui, Donald Rumsfeld, Henry Kissinger e l’allora direttore della CIA William Colby fecero tutto il possibile per “smussare” l’indagine, ritenendo che avrebbe ostacolato la capacità degli enti di continuare le operazioni clandestine (cioè, i reati).
“Nonostante gli sforzi di Cheney, la Commissione Church portò alla luce terribili abusi da parte organismi federali, tra cui la partecipazione a omicidi all’estero e crimini indicibili contro gli americani in patria, come la somministrazione di stupefacenti e l’uso della tortura nei confronti di inconsapevoli studenti universitari in presunti esperimenti di ‘controllo mentale’ nell’ambito dell’operazione MKULTRA, e la raccolta di massicce quantità di dati su individui attivi nelle campagne per i diritti civili, contro la guerra o nel sindacato, al fine di distruggerne le organizzazioni e le vite personali”.
Sare scrive che, dato che tali “nefaste attività clandestine (…) non sono finite, ma sono diventate una procedura operativa standard”, TLO ha deciso di difendere Gabbard e Patel dall’“Anonima Menzogne” (Liars’ Bureau) che sta disperatamente cercando di impedirne la conferma.
Sare considera un grande passo avanti il decreto con cui Trump ha ordinato di pubblicare i restanti dossier segretati sugli omicidi del presidente Kennedy, di Robert F. Kennedy e di Martin Luther King, Jr. “Se Gabbard sarà confermata come Direttore della National Intelligence, presiederà alla revisione dei dossier. Il fatto che da quando è stata nominata, ella sia stata costantemente attaccata con calunnie da alcuni dei più grandi sostenitori di Dick Cheney nel Partito Democratico, come Hillary Clinton, la dice lunga sulla sua integrità”.
Analogamente, Sare scrive che “la scelta di Trump per il direttore dell’FBI, Kash Patel, è stata attaccata da coloro che semplicemente non riescono ad ammettere che Hillary Clinton è stata una pessima candidata alla presidenza, la cui corruzione è stata rivelata dalle email trapelate che mostravano che stava rubando la nomination del Partito Democratico a Bernie Sanders”. La Clinton, e oggi gli oppositori di Patel, preferirebbero incolpare la Russia di aver violato il server del DNC per pubblicare le e-mail – affermazione che è stata ripetutamente smentita – per distrarre dalle prove reali della corruzione del Partito Democratico.
“Denunciare i crimini commessi dagli enti federali e perseguire le persone che li hanno commessi non è ciò che fa perdere la fiducia nel governo”, continua l’autrice. “Sono i crimini stessi che hanno portato all’immensa sfiducia”.
Sare si è poi soffermata sulla corruzione dei funzionari eletti che lavorano per impedire la conferma di Gabbard e Patel. Ha invitato i senatori a “guadagnarsi la nostra fiducia agendo per ripulire quell’impresa criminale che è diventato il nostro governo. Sappiamo che vi state arricchendo finanziando guerre all’estero, uccidendo persone laggiù, mentre la gente muore qui perché non possiamo nemmeno permetterci di costruire infrastrutture moderne”.
“Smettetela di essere indegni e confermate Gabbard e Patel, che hanno dimostrato in numerosi casi la volontà di guardare dietro alla narrazione ufficiale e di dire la verità, anche quando i potenti non vogliono che sia conosciuta. Senatori, guadagnatevi la nostra fiducia”, ha concluso.
Gli attivisti della TLO hanno distribuito l’appello della Sare, insieme al dossier “Liars’ Bureau”, alla maggior parte degli uffici del Congresso e questa settimana saranno a Washington per promuovere il sostegno per la conferma.