Il 24 luglio 2025, circa quaranta studiosi, imprenditori, diplomatici e giornalisti si sono riuniti presso l’Ambasciata cinese a Berlino per commemorare l’80° anniversario della Conferenza di Potsdam. L’ambasciatore cinese Deng Hongbo, ospite della manifestazione intitolata “Mantenere una corretta prospettiva storica sulla Seconda Guerra Mondiale e l’ordine internazionale del dopoguerra”, ha pronunciato un discorso programmatico e ha dato il benvenuto ai relatori e agli ospiti. Tra i nove relatori di alto livello c’era Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente dello Schiller Institute. Tra gli altri relatori figuravano un ex ambasciatore, il presidente di un’importante associazione imprenditoriale e rettori di università.
Come ha affermato Helga Zepp-LaRouche, alla Conferenza di Potsdam del luglio 1945 fu stabilita la riorganizzazione politica e geografica della Germania nel dopoguerra, nonché una dichiarazione separata riguardante il Giappone, che prevedeva la restituzione a Pechino di tutti i territori occupati e di fatto la politica di “una sola Cina”. Tuttavia, anche mentre i negoziati erano in corso, gli inglesi e gli americani stavano pianificando non una pace duratura, ma „il preludio alla Guerra Fredda e la continuazione della geopolitica“, come dimostra l’ordine del presidente americano Truman, preso a Potsdam, di sganciare le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, anche se dal punto di vista militare non era più necessario farlo per vincere la guerra.
Già nel maggio 1945, ha aggiunto, “Churchill aveva incaricato il suo staff di elaborare un piano per una guerra preventiva contro l’Unione Sovietica, che gli fu consegnato il 22 maggio, con il nome in codice Operation Unthinkable”.
Molto più tardi, dopo la fine della Guerra Fredda e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, avrebbe potuto essere instaurato un ordine di pace per il XXI secolo, ma invece è arrivato „il tentativo di instaurare un mondo unipolare dominato dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti“, che ha portato alla situazione estremamente pericolosa in cui ci troviamo oggi. Pertanto, la grande domanda che ci poniamo oggi, ha detto Helga Zepp-LaRouche rivolta agli ospiti, è che cosa bisogna fare per impedire un’escalation verso una terza guerra mondiale, questa volta definitiva?
In quel momento si è riferita al precedente della Pace di Westfalia del 1648, che pose fine a 150 anni di guerre di religione in Europa. “Da qui nacque l’idea che qualsiasi ordine di pace debba sempre tenere conto degli ‘interessi dell’altro’, anzi di tutti gli ‘altri’. Dobbiamo quindi mettere urgentemente all’ordine del giorno la creazione di una nuova architettura globale di sicurezza e sviluppo che, nella tradizione della Pace di Westfalia, stabilisca un nuovo paradigma nei rapporti internazionali, che tenga effettivamente conto degli interessi di tutti i paesi del pianeta.
„L’idea del futuro comune dell’umanità del presidente Xi Jinping rappresenta questo nuovo paradigma, in quanto il concetto di un’unica umanità prevale sulla molteplicità delle nazioni, ovvero l’uno è un ordine superiore rispetto al molteplice. Se gli interessi delle singole nazioni vengono armonizzati con quelli dell’umanità nel suo insieme, la presunta contraddizione viene eliminata. L’idea confuciana dello sviluppo armonioso di tutti in un grande insieme e l’idea di Niccolò Cusano dello sviluppo di tutti i microcosmi come presupposto per la concordia nel macrocosmo corrispondono alla stessa legalità e al principio di Papa Paolo VI secondo cui lo sviluppo è il nuovo nome della pace”.