Contrariamente a quanto sostengono i due principali partiti dell’establishment, la CDU e la SPD, le elezioni comunali del 14 settembre nel Nord Reno Vestfalia (NRW) hanno espresso un sostanziale voto di sfiducia nei confronti di entrambi e della coalizione di governo nazionale che essi compongono. Dei 13 milioni di persone aventi diritto al voto nello Stato più popoloso della Germania, solo la metà si è recato alle urne. Tenendo conto del fatto che quest’anno l’età minima per votare è stata abbassata a 16 anni, il che avrebbe dovuto aumentare l’affluenza alle urne, l’astensione delle fasce d’età più anziane deve essere stata superiore alla metà, riflettendone una profonda frustrazione e demoralizzazione.
In termini di risultati, i grandi sconfitti delle elezioni comunali sono i Verdi, che hanno perso un terzo dei voti ottenuti nelle precedenti elezioni. Ciò significa che molti dei giovani elettori al primo voto non si fanno incantare dal falso ecologismo professato dal partito.
I cristiano-democratici del cancelliere Merz, che hanno “vinto” le elezioni anticipate di febbraio, anche se solo con il 28% dei voti, non sono riusciti a conquistare nessuna delle grandi città del NRW al primo turno e il 28 settembre dovranno affrontare il ballottaggio. Un segnale della diminuzione della popolarità del Cancelliere è il fatto che la carica di sindaco della sua città natale rimarrà nelle mani dell’SPD, dopo che il sindaco in carica Ralf-Peter Bittner ha ottenuto il 57,3% dei voti al primo turno, contro il 29,2% del suo avversario della CDU. Per il resto, però, l’SPD ha subìto una pesante sconfitta nell’ex cintura industriale della regione della Ruhr, dove diversi decenni di deindustrializzazione hanno portato a gravi problemi economici e sociali.
Pertanto, il deputato della SPD Ralf Stegner ha avuto ragione ad avvertire che la situazione per l’SPD è estremamente pericolosa, e forse addirittura letale. Il partito diventerà ora ancora più un partner minore all’interno del governo di coalizione. “Se la SPD ora accetterà i tagli draconiani alla spesa sociale suggeriti da Merz”, ha commentato Helga Zepp-LaRouche (foto), “sarà l’ultimo chiodo sulla bara del partito”.
Quanto al partito Alternativa per la Germania (AfD), esso ha triplicato i voti totali rispetto alle ultime elezioni, arrivando terza con il 14%, ed è al ballottaggio in tre grandi città, anche se le probabilità di farcela sono minime, dato che scatterà il meccanismo della “Brandmauer”, cioè il muro tagliafuoco a cui hanno aderito tutti gli altri partiti, che di conseguenza faranno convergere le indicazioni di voto sull’altro contendente. Ma la cifra politica del voto in NRW è che l’AfD, finora egemone nell’ex RDT, ha ora sfondato nella parte occidentale della Germania e così rafforza le prospettive di vincere le prossime elezioni politiche, cosa che spaventa non poco l’establishment, soprattutto date le posizioni del partito su svolta energetica e politica estera (Russia-Ucraina).