Javier Milei, che ha assunto la presidenza dell’Argentina il 10 dicembre 2023, si definisce un “anarco-capitalista” e un rigoroso aderente alla scuola austriaca di economia di Ludwig von Mises e Friedrich von Hayek, che vuole lo Stato ridotto al minimo, in modo che il potere sia nelle mani di un establishment privato e finanziario. Nei comizi elettorali brandiva una grossa motosega per simboleggiare come avrebbe governato.
Dennis Small ha compilato per l’EIR un quadro dell’economia argentina dopo quattordici mesi di presidenza Milei, basato su statistiche ufficiali (https://larouchepub.com/other/2025/5214-will_argentina_s_president_mil.html). Ecco una sintesi dei risultati ottenuti:
– Aumento della povertà del 27% e dell’indigenza (povertà estrema) del 52%. Alla fine del 2024, il 53% della popolazione, ovvero 25 milioni di persone, era povero; il 18% era indigente. La povertà infantile (0-14 anni) si attestava su un impressionante 69%;
– Aumento del debito pubblico al 90% del PIL (il debito non è cresciuto in termini assoluti, ma il PIL è sceso del 3% nel 2024);
– Aumento dell’inflazione, da una media annua già impossibile del 118% al momento dell’insediamento di Milei nel dicembre 2023, a una vera e propria iperinflazione del 245% un anno dopo;
– Tagli alle spese per l’istruzione del 42%; per la scienza e la tecnologia del 33%; per i trasporti del 55%;
– il tutto per soddisfare le richieste del FMI e delle banche creditrici internazionali di garantire soprattutto il pagamento del servizio del debito;
– Taglio ai salari reali medi del 30%;
– Imposizione di una “terapia d’urto”, con una svalutazione del 54% il terzo giorno di mandato, seguita da svalutazioni mensili del 2%, che hanno portato il peso a valere il 72% in meno alla fine dell’anno.
Ciò ha scatenato un’ondata inflazionistica che ha contribuito in modo determinante a spingere milioni di argentini verso la povertà, esattamente come previsto.
“Per applicare queste politiche”, scrive Small, “Milei ha usato il pugno di ferro nelle manifestazioni di protesta, usando violenza contro pensionati indifesi, sotto la regia del ministro della Sicurezza Patricia Bullrich’.
“Forse la cosa peggiore è che Milei ha annullato l’impegno del precedente governo argentino ad aderire ai BRICS, che offrivano un’alternativa praticabile di sviluppo, investimenti nelle infrastrutture e aumento del tenore di vita, basata sulla cooperazione con le nazioni del Sud globale. Questa decisione, annunciata il 29 dicembre 2023 (meno di tre settimane dopo il suo insediamento), ha lasciato il Paese senza un’alternativa visibile.
“In realtà, Milei è stato messo in carica e viene ampiamente promosso a livello internazionale allo scopo di trasformare l’Argentina in un esempio sanguinoso per qualsiasi nazione che stia pensando di uscire dalla camicia di forza di Wall Street/City di Londra, sia del Nord (come gli Stati Uniti), sia del Sud globale – come aveva fatto la stessa Argentina sotto i governi consecutivi di Néstor Kirchner (2003-2007) seguiti dai due mandati della consorte Cristina Fernández de Kirchner (2007-2011 e 2011-2015).