Il Centro Contro la Disinformazione (CCD) di Kiev è stato creato nell’aprile del 2021, ma secondo Andriy Yermak, capo dell’Ufficio di Presidenza di Zelensky (prima faceva il produttore cinematografico), l’idea era “in gestazione dal 2014”. Questo lo colloca nel contesto del colpo di Stato di Maidan, la cui preparazione fu finanziata dal Dipartimento di Stato americano con 5 miliardi di dollari, stando a Victoria Nuland.
Alcune delle 79 personalità citate nella lista di cui sopra hanno messo in guardia dal fatto che si tratta di fatto di una lista di proscrizione, un elenco di persone da colpire e quindi una minaccia alla loro sicurezza personale. Andriy Shapovalov, capo del CCD, ha reso esplicita questa minaccia. In un discorso pronunciato il 14 luglio ad una tavola rotonda internazionale sul contrasto alla disinformazione, lo stesso giorno in cui è stata resa nota la lista nera, ha affermato che le persone che diffondono deliberatamente la disinformazione sono “terroristi dell’informazione”, che dovrebbero essere processati come “criminali di guerra”.
Come riportato nella pagina “Eventi” del CCD: Shapovalov ha sottolineato ai “rappresentanti delle autorità statali, delle organizzazioni pubbliche, dei mass media e degli esperti internazionali” (non nominati) che “le persone che diffondono deliberatamente la disinformazione sono terroristi dell’informazione…. I terroristi dell’informazione devono sapere che dovranno rispondere alla legge come criminali di guerra”. https://cpd.gov.ua/events/3898/
Il Dipartimento di Stato americano ha svolto un ruolo chiave nell’organizzazione e nel finanziamento della tavola rotonda alla quale Shapovalov ha pronunciato questa agghiacciante minaccia. Infatti, secondo il CCD, la conferenza è stata “sostenuta”, cioè finanziata, dal Dipartimento di Stato, mentre la Fondazione per la Ricerca e lo Sviluppo Civile (CRDF Global Ukraine), con sede negli Stati Uniti, è stata responsabile dell’organizzazione dell’evento, insieme a diverse organizzazioni ucraine. La CRDF Global Ukraine è un’organizzazione pubblico-privata “fondata nel 1995 in risposta al crollo dell’Unione Sovietica”. Tra i suoi finanziatori figurano ufficialmente vari enti del Dipartimento di Stato e del Dipartimento della Difesa, nonché il “governo del Regno Unito” e il suo Counter Proliferation & Arms Control Centre.
L’ex ispettore delle Nazioni Unite Scott Ritter, anch’egli sulla lista di proscrizione del CCD, in una lettera aperta ai parlamentari eletti nel suo stato datata 27 luglio, sottolinea il fatto che il Dipartimento di Stato, nell’ambito del suo programma di aiuti diretti, paga gli stipendi dei dipendenti pubblici ucraini, che “logicamente” comprendono quelli impiegati dal CCD, un’organizzazione che intimidisce i cittadini statunitensi impedendo loro di esercitare il loro diritto alla libertà di parola. Inoltre, egli osserva che “l’Ucraina ha una storia di conversione delle ‘blacklist’ in ‘liste di morte’, dove coloro che si esprimono contro le politiche del governo ucraino vengono uccisi o minacciati di violenza”.