Il 20 dicembre, il famigerato ucraino “Centro per la Lotta alla Disinformazione” (CCD) ha nuovamente pubblicato un elenco di personalità occidentali accusate di promuovere la “propaganda russa”. Al primo posto nella lista è Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente dello Schiller Institute internazionale. Le persone elencate vengono accusate di presunti “crimini”, come sostenere pubblicamente una soluzione pacifica del conflitto ucraino, indicare il ruolo della NATO nel provocare la guerra o semplicemente promuovere la “cultura russa”. Il CCD definisce le persone che hanno tali opinioni “terroristi dell’informazione”, da processare come se fossero terroristi.
Le attività del Centro, tuttavia, non sono propriamente made in Kiev. Benché operi ufficialmente sotto il Consiglio di Sicurezza e Difesa Nazionale di Kiev, il CCD è consigliato, finanziato e sostenuto dalla NATO, dai governi degli Stati Uniti e del Regno Unito, nonché dall’UE, e agisce fondamentalmente come un’unità di “guerra dell’informazione” della NATO.
È la terza volta che il CCD pubblica una lista di proscrizione. La prima, lo scorso 14 luglio, riportava il nome di 71 persone, le prime trenta delle quali erano relatori a varie conferenze internazionali dello Schiller Institute (tra cui Helga Zepp-LaRouche al secondo posto). A seguito delle proteste internazionali promosse dallo Schiller Institute e alle pressioni diplomatiche, l’11 agosto l’elenco è stato rimosso dal sito. È stato ripubblicato all’inizio di ottobre, con l’aggiunta di alcuni nomi che hanno portato il totale a oltre 90 (facendo salire la signora LaRouche al primo posto) ed è stato rimosso nuovamente intorno al 6 novembre. L’ultima versione della lista è stata ridotta a 42 persone.
Oltre a questo elenco, il CCD ha pubblicato, al momento in cui scriviamo, sei “infografiche” delle persone citate, postate su Instagram. La prima è dedicata a Helga Zepp-LaRouche per aver promosso “narrazioni filo russe nello spazio informativo occidentale”. Le narrazioni citate sarebbero affermazioni come “la NATO ha provocato la Russia” e ha ignorato l’avvertimento di Putin del 2007 contro la sua espansione, o che “l’Occidente ha commesso un enorme errore non ascoltando le preoccupazioni di sicurezza della Russia”. Altri oggetto di infografica sono l’ex ispettore delle Nazioni Unite Scott Ritter, il giornalista di RT Caleb Maupin, il ricercatore del CATO Institute Doug Bandow, il conduttore di Fox News Tucker Carlson e la giornalista indipendente Eva Bartlett. Ne sono stati annunciati altri.
Anche se il Dipartimento di Stato USA ha ufficialmente dichiarato lo scorso autunno di aver interrotto i finanziamenti al CCD, una conferenza tenuta dal Centro il 30 novembre è stata pubblicamente sponsorizzata dall’USAID, ente per lo sviluppo internazionale del Dipartimento di Stato.