Andrey Kortunov (foto), direttore generale del Consiglio Russo per gli Affari Internazionali, ha inviato un videomessaggio alla conferenza online dello Schiller Institute, di cui riproduciamo qui alcuni stralci:
“Sessant’anni fa, Kennedy fece lo storico discorso sulla minaccia delle armi nucleari. Dopo la crisi missilistica di Cuba, questa sfida era in cima all’agenda politica. Lo è ancora oggi? Difficilmente. L’opinione pubblica internazionale non vede il pericolo di olocausto nucleare come un pensiero che prevale su tutti gli altri problemi e gli altri pericoli. I politici, i ricercatori, i giornalisti e i blogger del pianeta sono distratti da temi che sembrano più urgenti e meno complicati.
“L’opinione pubblica internazionale si concentra più sulle buste di plastica che sui missili nucleari. I contenitori di plastica fanno parte dei programmi dei principali partiti politici. Vengono adottati ed eseguiti programmi nazionali e internazionali per ridurre la produzione di plastica. Il prezzo dei contenitori in polietilene è aumentato sensibilmente. Si fanno campagne di sensibilizzazione per migliorare gli usi familiari riguardo ai rifiuti.
Sfortunatamente, niente di lontanamente simile a ciò si osserva riguardo ai missili nucleari. Al contrario, persino i modesti progressi del disarmo nucleare compiuti negli ultimi cinquanta anni vengono polverizzati sotto i nostri occhi…”
“Questo non è un buon motivo per stare a guardare senza far niente. Prima o poi verrà l’ora di un nuovo modello di controllo delle armi nucleari: i costi sono troppo elevati e i rischi di un nuovo ‘isolazionismo nucleare’ sono altrettanto alti. È possibile far sì che questa era si avvicini se adottiamo i metodi usati per affrontare i problemi dell’ambiente, come la cooperazione tra gli esperti internazionali, campagne di sensibilizzazione pubblica, il coinvolgimento di star della cultura pop, facendo lobby in Parlamento e molto altro. Se smontiamo i miti chiaramente obsoleti e gli stereotipi arcaici che fanno della sfera nucleare qualcosa di mistico e sacro, la differenza tra missili nucleari e buste di plastica non apparirà più grande come sembra.”