Naledi Pandor, ex ministro degli Esteri del Sudafrica e attuale presidente della Fondazione Nelson Mandela, ha lodato il “dibattito nuovo e informato sul mondo di oggi” promosso dallo Schiller Institute e in particolare ha appoggiato il “Piano Oasi” per lo sviluppo dell’Asia sud-occidentale. “La pace è strettamente legata allo sviluppo”, ha affermato.
La Pandor è intervenuta alla conferenza dello Schiller Institute del 12 luglio, osservando che “come comunità globale siamo giunti o siamo vicini a un punto di svolta”, di fronte a conflitti e guerre globali e a una guerra commerciale che sarebbe disastrosa per i paesi in via di sviluppo.
“Sia il Piano Oasi che l’Agenda 2063 si collegano molto bene agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”, ha spiegato. “Tutti questi piani di sviluppo dovrebbero essere al centro dell’attenzione della comunità globale, ed è molto preoccupante che l’attuale dibattito globale non faccia alcun riferimento allo sviluppo”.
Proprio come la comunità internazionale si unì per combattere l’apartheid, così oggi potrebbe gettare le basi per la pace, la giustizia e lo sviluppo. Helga Zepp-LaRouche e lo Schiller Institute, ha concluso, “ci forniscono una base chiara per perseguire gli obiettivi a cui ho fatto riferimento. Mi auguro che vi unirete allo Schiller Institute in questa importante impresa e attendo con interesse le conclusioni, per una crescita massiccia della Coalizione Internazionale per la Pace, e per noi, da un paese all’altro, per definire come agire per garantire un impatto positivo sugli affari mondiali di oggi”.