I difensori più accaniti del “ruolo storico speciale” degli Stati Uniti come “unica potenza egemone” stanno dando gravi segni di squilibrio mentale negli attacchi contro Tulsi Gabbard per aver desecretato i documenti dell’Intelligence Community (IC) relativi al “Russiagate”. Nel loro tentativo, sostenuto dai media, di proteggere i criminali neoconservatori che hanno gestito il Russiagate, stanno ripetendo menzogne già smascherate da Gabbard, ricorrendo persino all’argomento assurdo secondo cui lo scopo della desecretazione sarebbe quello di distogliere l’attenzione dal rinnovato clamore suscitato dal “caso Epstein”. Anche una rapida occhiata a ciò che è stato reso pubblico finora rileva come siano ridicole tali argomentazioni.
La Gabbard, che è direttrice dell’intelligence nazionale (DNI), ha finora desecretato due tranche di documenti. La prima, pubblicata il 18 luglio, conteneva oltre 100 pagine con le prove di quella che la Gabbard ha definito “una cospirazione proditoria per sovvertire la volontà del popolo americano”. La seconda serie includeva ulteriori prove del fatto che l’IC falsificò gli elementi che su cui si appoggiò la presunta interferenza russa nelle elezioni del 2016, che videro vincitore Donald Trump. Le due serie di documenti rivelano una congiura criminale, che è stata deferita al Dipartimento di Giustizia per un possibile procedimento penale. In cima alla lista ci sono l’ex direttore della CIA Brennan e l’ex direttore del DNI Clapper, insieme al loro superiore, l’ex presidente Barack Obama, che ordinò a Brennan e Clapper di produrre una “nuova valutazione” che contrastasse i risultati iniziali, in cui le verifiche dell’IC avevano avuto esito negativo.
I critici del rapporto o non hanno letto i documenti, oppure sostengono una politica di guerra permanente, in questo caso tra l’Ucraina (come proxy della NATO) e la Russia. Il partito bellicista angloamericano temeva che Trump si impegnasse in una normalizzazione delle relazioni con la Russia. Questo era l’obiettivo della bufala della collusione. La promessa di un’ulteriore desecretazione da parte dell’ufficio del DNI stringerà il cappio intorno al collo degli attori corrotti, che sono disposti a rischiare una guerra nucleare piuttosto che rinunciare allo status di unica superpotenza.
La paura profonda che guida i responsabili del Russiagate è che l’indagine dimostri ciò che Lyndon LaRouche affermò quando apparvero le prime accuse contro Trump e Putin: che mentre Brennan e Clapper agirono con intento criminale, il crimine fu architettato dall’intelligence britannica, seguendo una dottrina geopolitica imperiale. La LaRouche Organization (TLO) sta preparando un libro bianco che descriverà in dettaglio il ruolo dei funzionari britannici, tra cui l’ex capo dell’ente di cyber-intelligence britannico GCHQ, Robert Hannigan, e il famigerato guerrafondaio ex capo dell’MI6 Sir Richard Dearlove, che guidò la congiura del Russiagate. Dal dossier semi-pornografico compliato dall’ex agente dell’MI6 Christopher Steele, alle accuse screditate di hacking russo, questa è stata fin dall’inizio una produzione della City di Londra, che desiderava l’elezione di Hillary Clinton e, dopo la sconfitta di quest’ultima, la distruzione della presidenza Trump. I responsabili di tutto questo devono essere chiamati a rispondere dei miliardi di dollari spesi in guerre, delle vite ucraine e russe perse e delle vittime del genocidio israeliano a Gaza.
A gennaio, quando la nomina di Gabbard al DNI da parte di Trump è stata insidiata da coloro che avevano gestito il Russiagate negli ultimi otto anni, TLO ha prodotto un libro bianco, “The Liars’ Bureau”, che ha descritto in dettaglio i crimini di coloro degli avversari della nomina. Il dossier è stato diffuso negli ambienti politici di Washington e ha contribuito alla vittoria di misura ottenuta da Gabbard nelle udienze di conferma al Congresso. La posta in gioco è ancora più alta ora che i criminali del complesso militare-industriale vengono smascherati, mentre le loro guerre e le loro truffe finanziarie stanno crollando. Il progetto di trasparenza di Gabbard sta fornendo le prove necessarie per assicurare i criminali di guerra alla giustizia. Il libro bianco, smascherando il controllo anglo-americano, fornirà prove cruciali per spezzarne il dominio. Questa è la causa dell’isteria che sta dietro alla loro esagerata reazione all’Operazione Trasparenza di Gabbard.