Quando sono stati resi noti il luogo e la data del vertice Trump-Putin, lo Schiller Institute ha colto l’occasione offerta dal dato geografico per rilanciare il grande progetto del tunnel sotto lo stretto di Bering, che collegherebbe lo Stato americano dell’Alaska con il distretto russo della Chukotka. Il tunnel, più precisamente due tunnel di circa 40 km ciascuno, entrambi collegati alle isole Diomede al centro dello stretto di Bering, viene studiato e promosso da decenni da importanti personalità scientifiche e politiche di Stati Uniti, Russia e Cina, come documentano diversi articoli pubblicati in passato sulla rivista EIR.
In un’intervista rilasciata all’agenzia TASS l’11 agosto, la fondatrice dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha espresso la speranza che il progetto del tunnel venga ripreso nell’ambito delle questioni di cooperazione discusse ad Anchorage: “I presidenti dei due Paesi potrebbero finalmente decidere di costruire un tunnel sotto lo stretto di Bering, che collegherebbe l’Eurasia e l’America e faciliterebbe lo sviluppo delle vaste risorse della Siberia e dell’Estremo Oriente, dove si trovano i più grandi giacimenti di tutti gli elementi della tavola periodica”, ha osservato. Secondo lei, “lo sviluppo congiunto di queste risorse potrebbe diventare un programma ideale di prevenzione dei conflitti e un vantaggio per tutta l’umanità”.
L’idea di rilanciare il progetto del tunnel è stata ripresa da voci autorevoli in Russia e in altri paesi. In un’intervista con la Federazione per la Pace Universale alla vigilia del vertice in Alaska, il vicepresidente del SOPS, il Consiglio russo per lo studio delle forze produttive, Victor Razbegin ha dichiarato che uno studio di fattibilità per il progetto, costruire un tunnel di 100 km sotto lo stretto di Bering, da tempo proposto, è pronto e che “il progetto è solo in attesa di una decisione politica da parte delle autorità russe e statunitensi”.
Ricordando la storia del tunnel sotto la Manica, che era pronto e in attesa da molto tempo, “è bastata una colazione, durante la quale è stata presa una decisione politica, e dopo è stato costruito”, ha dichiarato Razbegin, aggiungendo: “Spero che siamo sul punto di prendere una decisione simile”.
Un tunnel sotto lo stretto di Bering sarebbe molto vantaggioso sia per gli Stati Uniti che per la Russia e potrebbe trasportare fino a 400 milioni di tonnellate di merci all’anno, secondo l’esperto ferroviario Scott Spencer. Al termine del vertice in Alaska, questi ha dichiarato a TASS (https://tass.com/economy/2002407): “Personalmente ritengo che la ferrovia intercontinentale sia uno dei tanti punti su cui il presidente Trump e il presidente Putin possono trovare un accordo. Sarebbe vantaggiosa per entrambi i Paesi”. Spencer ha aggiunto che, secondo i calcoli, “la capacità del tunnel sotto lo stretto di Bering sulla ferrovia intercontinentale è di oltre 400 milioni di tonnellate all’anno, pari al 3% del commercio mondiale attuale”. A suo avviso, il tunnel sarebbe il “Canale di Panama del XXI secolo”.
La proposta del tunnel di Bering ha trovato eco anche in Brasile, paese membro dei BRICS, nell’edizione del 13 agosto di un programma settimanale di rassegna stampa online, “The Thread of History”, condotto da Luiz Erthal. Erthal ha intervistato Tim Rush, attivista dello Schiller Institute e della LaRouche Organization (TLO), in diretta da Capitol Hill. Rush ha spiegato di far parte di una squadra di otto persone del Movimento di LaRouche che ha distribuito un plico speciale agli uffici di tutti i 435 membri della Camera dei Rappresentanti e ai 100 membri del Senato. Il plico conteneva la dichiarazione di Helga Zepp-LaRouche intitolata “Zepp-LaRouche invita Trump, Putin e Xi: il progetto del tunnel sotto lo stretto di Bering è la politica perfetta per evitare la guerra”, con link a otto articoli dell’Executive Intelligence Review che descrivono la storia e i dettagli del progetto.
Dall’Italia, il Prof. Enzo Siviero, noto esperto di ponti, si è unito al condirettore dell’EIR Strategic Alert Claudio Celani nel suggerire a Trump e Putin di ispirarsi alla decisione italiana di costruire il ponte sullo Stretto di Messina per avviare la costruzione del tunnel dello Stretto di Bering (https://eir.news/2025/08/news/after-the-messina-bridge-build-the-bering-strait-tunnel/).