Il 25 aprile, la fondatrice dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha partecipato a una tavola rotonda in Cina sul tema “Percorsi di innovazione nella transizione globale verso l’economia verde”, organizzata dal China Media Group e condotta da Yang Zhao, conduttore della CGTN. I suoi interlocutori erano gli ambasciatori presso Pechino Sinisa Berjan (Bosnia-Erzegovina) e Khalil Hashmi, (Pakistan), Veysel Binbay, direttore della tecnologia e dell’innovazione presso l’Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU) e Abbey Makoe, fondatrice e CEO della Global South Media Network.
Alla domanda sugli effetti della transizione verde globale e della politica di azzeramento delle emissioni di carbonio, la signora LaRouche ha sottolineato che essi non sono certamente vantaggiosi per i paesi in via di sviluppo, ma nemmeno per i paesi europei.
“È davvero una truffa, che aiuta il settore finanziario, ma non quello industriale”, ha detto. Prendendo l’esempio della Germania, ha affermato che l’economia è ora in caduta libera, in gran parte a causa della cosiddetta “transizione energetica” e del boicottaggio del gas russo a basso costo. La Cina, invece, ha “energie rinnovabili, ma investe anche nella quarta generazione di fissione, che è molto avanzata e ha l’obiettivo di rendere disponibile l’energia da fusione entro il 2034-35”. All’opposto, la Germania ha chiuso il nucleare senza avere un’alternativa.
Quanto al tipo di investimenti necessari, la risposta di Helga Zepp-LaRouche ha sorpreso molti, suscitando interesse: “La cosa più intelligente è investire in ciò che è più efficiente. Anche se sembra che l’energia solare ed eolica siano facilmente disponibili e non così costose, in realtà non è così. Perché bisogna considerare il concetto di densità di flusso energetico. Più alta è la densità di flusso energetico, maggiore è la produttività del processo produttivo in generale nell’intero settore”.
La Germania, ad esempio, è un’economia molto avanzata, ha proseguito, e con densità di flusso energetico molto basse, come quelle dell’energia solare ed eolica, è impossibile mantenere l’elevata produttività dell’economia. Pertanto, gli operatori industriali stanno cominciando a rendersi conto che è stato un grave errore chiudere il nucleare. La domanda da porsi, ha spiegato, “è come conciliare la quantità di energia prodotta a livello mondiale con il fabbisogno della popolazione. La bassa densità di flusso energetico dell’energia solare ed eolica corrisponde a un’area con una popolazione di circa 1, forse 2 miliardi di persone [in tutto il mondo]. Ma se si vuole sostentare una popolazione di 8 miliardi, o anche 10 o 20 miliardi, cosa che sarebbe facilmente possibile, è assolutamente necessario investire nelle tecnologie ad alta densità di flusso energetico”. Queste ultime includono le centrali a fissione di quarta generazione, sicure e rispettose dell’ambiente.
Helga Zepp-LaRouche ha inoltre sottolineato che sia la Cina che la Russia esportano tecnologie nucleari e altre tecnologie avanzate ai paesi in via di sviluppo, mentre l’Europa promuove solo l’ideologia verde e la “crescita sostenibile”. Ma in Africa ci sono 600 milioni di persone che non hanno elettricità. Pertanto, “molte persone nel Sud del mondo sono giunte alla conclusione che il termine ‘tecnologia sostenibile’ è solo un altro modo per dire ‘assenza di tecnologia’”.