Nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, lunedì scorso, il Presidente della Repubblica Sudafricana Jacob Zuma si è espresso molto eloquentemente, pur non nominando il Presiedente americano Barack Obama:

“L’attuale situazione in Libia e nella regione del Sahel è una diretta conseguenza di alcuni membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno ignorato il consiglio informato dell’Unione Africana”, ha detto raccogliendo un grande applauso, a quanto riferisce l’Independent Media Group.

“Della Norma di Responsabilità di Proteggere si è fatto abuso per servire interessi politici meschini che non hanno a che vedere con gli aspetti fondamentali della prevenzione delle atrocità sulle masse. L’attuale crisi dei rifugiati in Europa è tristemente il risultato diretto della militarizzazione dei disordini civili, che include l’armamento massiccio di civili e di gruppi di opposizione in Libia e in Siria, e in altre nazioni coinvolte. È dunque urgente che le discussioni sull’estremismo violento e sul terrorismo nelle regioni dell’Africa e del Medio Oriente, siano condotte guardando alle cause radicali del problema e non soltanto ai sintomi. Altro tema degno di seria riflessione è quello della dottrina del cambiamento di regime e del suo ruolo nel perpetuare i conflitti e le instabilità”.