Un giorno prima del settimo vertice dei BRICS, tenutosi a Ufa, in Russia, l’8-9 luglio, si è riunito per la prima volta il consiglio di amministrazione della Nuova Banca per lo Sviluppo. L’accordo valutario di contingenza per tutelare le valute da fluttuazioni e attacchi speculativi entrerà in vigore il 30 luglio, con un totale di 100 miliardi di dollari.

La New Development Bank (NDB), con sede a Shanghai, avrà un capitale autorizzato di 100 miliardi di dollari, inizialmente sottoscritto per 50 miliardi, ripartito equamente tra i membri fondatori. Anche se la priorità è sviluppare le infrastrutture degli stati membri della banca, la NDB investirà anche nelle economie di altri paesi.

Il primo presidente della NDB, Kundapur Vaman Kamath, ha dichiarato a Sputnik il 9 luglio che i governi dei BRICS presenteranno proposte di progetti, in modo che la banca sia pronta a elargire prestiti per un primo gruppo di progetti entro l’aprile 2016.

In un’intervista del 10 luglio a Russia India Report (RIR), Kamath dichiara che i paesi in via di sviluppo avranno risorse sufficienti a rendere bancabile qualsiasi progetto. Spiega che cosa intende per “bancabile”, dicendo che il progetto dovrà dare un ritorno, naturalmente, ma “dovrà essere un ritorno sociale.”

Si prevede che il 40-50% delle compensazioni tra paesi dei BRICS avverranno usando le valute locali.

Il vicepresidente della New Development Bank, Zhu Xian, ha dichiarato che la banca è disposta a cooperare con gli istituti finanziarii esistenti (Banca Mondiale, FMI, Asian Development Bank), ma “non dovremmo cooperare ciecamente. In alcuni casi impareremo da loro, in altri faremo le cose in modo diverso.”

Ai margini dei vertici sono stati conclusi numerosi accordi bilaterali, incluso uno sull’energia nucleare tra Russia ed India e tra Russia e Sud Africa. Un altro tema di discussione, che riflette l’orientamento verso il futuro dei suoi leader, è stato la cooperazione nella ricerca spaziale e le nuove frontiere della scienza.

Il vertice dei BRICS è stato seguito da quello della Shanghai Cooperation Organization (Cina, Russia e quattro paesi dell’Asia Centrale, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan). Qui il Presidente cinese Xi ha presentato la strategia della Nuova Via della Seta.

E’ emersa una maggiore integrazione tra progetti e prospettive dei BRICS e quelli dello SCO e dell’Unione Economica Eurasiatica (EAEU), che include Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Russia e molto presto anche Kirghizistan. Per il Presidente russo Putin, i tre gruppi possono creare una potenza economica. Sia Putin che Xi hanno dichiarato che tutti e tre i raggruppamenti potrebbero diventare il nucleo di un nuovo ordine internazionale.