Discutendo il 27 gennaio con alcuni collaboratori della personalità di Martin O’Malley, LaRouche ha dato un consiglio a questo candidato alla nomina democratica per le presidenziali. Wall Street lo odia visceralmente poiché chiede da quasi un anno il ripristino del Glass-Steagall Act, l’istituzione di una nuova Commissione Pecora per indagare sui reati commessi dalla cricca di speculatori finanziari, e alcuna altre misure simili a quelle adottate d’urgenza dal Presidente Franklin D. Roosevelt nei suoi primi cento giorni di governo, nel 1933.

LaRouche esorta O’Malley ad attenersi al nodo centrale della sua campagna, l’offensiva contro la minacciosa Wall Street. LaRouche lo ha descritto come l’unico candidato sensato, i cui punti programmatici hanno aderenza con le necessità reali degli Stati Uniti. “È il meglio che si possa avere, a questo punto”, ha dichiarato LaRouche, pur sottolineando che la sua più grande debolezza è di non essersi preso del tutto sul serio, come candidato. Anche in considerazione del fatto che non gode del necessario sostegno per emergere come leader democratico. “Non è sicuro di avere l’autorità per proiettarsi come il candidato principale”, ha precisato.

LaRouche ha aggiunto che gli altri due candidati potenziali – Hillary Clinton e Bernie Sanders – non sono accettabili. La prima è in declino da quando ha deciso di capitolare di fronte al Presidente Barack Obama. Da quel momento non ha fatto altro che ingannare il popolo americano. Il secondo è per LaRouche un “opportunista” che cuce insieme alcune politiche per sedurre e ingannare la gente, ma che alla fine non è credibile.

“Se gli altri due candidati perdono il sostegno di cui godono, come sarebbe appropriato e desiderabile, chi rimane? O’Malley”, ha sottolineato.

“L’obiettivo principale è di fare sì che O’Malley comprenda che è ora di fare un passo avanti ed assumere la posizione del candidato più favorito alla nomina del partito democratico, poiché gli altri due candidati sono privi di valore”.

LaRouche ha chiarito che se O’Malley prendesse tale iniziativa, questo potrebbe creargli le condizioni per un pieno successo e che, in tali condizioni, godrebbe pertanto del suo pieno sostegno. “Le altre opzioni sono farsesche”, ha insistito l’economista americano.

Il nome e la storia di Lyndon LaRouche sono ben noti nei circoli politici che contano, presso i leader politici di varie tendenze e presso la popolazione americana. Questo è un fattore da non trascurare per ottenere l’elezione di O’Malley.

LaRouche si è detto convinto che O’Malley assumerà questo impegno, anche perché le sue intenzioni sono largamente condivise dagli americani suoi potenziali elettori. Largo è il consenso sulla necessità di chiudere Wall Street.

Nella regione finanziaria transatlantica s’erge una montagna di titoli di debito tossici impagabili e che non dovrebbero essere pagati, il cui unico e giusto destino è la cancellazione. La richiesta di O’Malley di separare immediatamente le banche ordinarie da quella d’affari è coerente con questa cancellazione. Nel 2016 è possibile fare quello che fece Roosevelt: emettere credito per creare milioni di posti di lavoro produttivi, senza pagare un centesimo a Wall Street.