Al discorso annuale all’Assemblea Federale russa il Presidente Putin ha parlato a oltre mille persone riunite nella Sala di San Giorgio del Cremlino. Ha esordito rendendo omaggio alle forze armate russe per la lotta al terrorismo, poi ha presentato a tutti le vedove dei due piloti uccisi da Erdoğan.

La Russia sa dagli anni Novanta che cosa sia il fenomeno del terrorismo internazionale, ha detto dopo un minuto di silenzio. Il terrorismo non sarà mai sconfitto da una singola nazione.

Nazioni un tempo in pace, come l’Iraq, la Libia e la Siria, sono ora immerse nel caos e nell’anarchia, tanto da porre a repentaglio tutto il mondo.

“Tutti sappiamo perché ciò è accaduto. Sappiamo chi ha deciso di rimuovere i regimi non più graditi e ha imposto brutalmente la propria volontà. Dove li ha portati? Hanno seminato problemi, distrutto le istituzioni di nazioni, messo popoli contro altri popoli e poi ‘se ne sono lavati le mani’, come diciamo in Russia, aprendo così la strada alle attivisti radiali, agli estremisti e ai terroristi”.

Ha proseguito con un paragone tra la situazione attuale e quella che portò alla seconda guerra mondiale, con tutto ciò che questa guerra significò per la Russia.

“La comunità internazionale dovrebbe aver appreso le lezioni del passato. I paralleli storici sono in questo caso innegabili. La pigrizia nell’unire le forze contro il nazismo nel XX secolo costò milioni di vite nella guerra più sanguinaria della storia umana. Oggi siamo nuovamente davanti a un’ideologia barbara e distruttiva, e dobbiamo impedire che queste forze oscure del tempi moderni raggiungano i propri obiettivi”.

Quindi ha affrontato il tema della Turchia.

“Sappiamo chi si sta riempiendo le tasche, in Turchia, e sta permettendo ai terroristi di prosperare tramite il traffico del petrolio rubato in Siria. I terroristi stanno usando questi proventi per reclutare mercenari, acquistare armi e progettare attacchi terroristici disumani ai danni di cittadini russi e ai danni dei popoli di Francia, Libano, Mali e di altri stati. Ricordiamo che i militanti che operarono nel Caucaso settentrionale negli anni Novanta e negli anni Duemila trovarono rifugio e assistenza morale e materiale in Turchia. Li troviamo ancora là”.

Lyndon LaRouche ha fatto notare che i terroristi uhiguri della Cina occidentale, sostenuti dal governo di Erdogan nei loro atti violenti rappresentano un fonte di grande preoccupazione per la Russia, oltreché per la Cina.

“Non dimenticheremo la loro collusione con i terroristi”, ha detto Putin. “Abbiamo sempre ritenuto il tradimento come la cosa peggiore e più vergognosa da fare, e non cambieremo idea. Vorrei che ricordassero questo i turchi che spararono alle spalle dei nostri piloti e gli ipocriti che cercarono di giustificare le loro azioni con scuse varie”.

“Nemmeno capisco perché lo abbiano fatto. Qualunque questione avessero avuto da discutere, qualunque problema volessero affrontare, qualunque disaccordo che ci fosse stato noto, avrebbe potuto esser risolto in un modo differente. Eravamo pronti a cooperare con la Turchia su tutte le questioni più sensibili; avevamo intenzione di andare oltre, mentre i suoi alleati si rifiutano di farlo. Solo Allah sa, penso, perché lo abbiano fatto. E probabilmente Allah ha deciso di punire la cricca al governo di Ankara prendendone la mente e la ragione”.

“Ma se si aspettavano una reazione isterica o nervosa da noi, se volevano farci diventare un pericolo per noi stessi e per il mondo, non ci sono riusciti. Non riusciranno ad ottenere una reazione che serve solo ad essere sfoggiata o ad ottenere un guadagno politico immediato. Non la otterranno.”

LaRouche ha commentato che qui Putin punta il dito contro l’apparato mondiale di assassinio di Barack Obama. Ha paragonato questo apparato di assassinio allo stesso che fu creato in Francia dopo il 1790 dall’Impero britannico, che uccise l’oligarchia francese e uccise anche i francesi migliori e più dotati di talento. Quell’apparato di assassinio proseguì fino al XIX secolo, con l’impero di Napoleone I e quello di Napoleone III. Anche se oggi LaRouche non l’ha citato, lo stesso apparato di assassinio formò il governo Vichy durante la seconda guerra mondiale. È il motivo per cui la Francia è ancora nei guai, soprattutto dopo che fu estromesso Charles de Gaulle dalla presidenza.