Alla vigilia delle elezioni del 1976, la campagna presidenziale di Lyndon Larouche acquistò uno spot di trenta minuti in prima serata su una delle principali TV americane. Lo spot si apriva con LaRouche che affermava che l’elezione di Jimmy Carter avrebbe potuto condurre a una guerra nucleare.

Anche se molti ignorarono il suo monito, esso attirò l’attenzione di alcuni esperti di politica e di intelligence, compresi alcuni consiglieri di Ronald Reagan. Durante la presidenza Carter, LaRouche cominciò a lavorare a un piano per la difesa missilistica, che applicasse “nuovi principii della fisica”, come i fasci di particelle cariche, per disarmare i missili nucleari. Perché il piano funzionasse, aggiunse, esso avrebbe dovuto essere condiviso con l’Unione Sovietica.

Quando Ronald Reagan, eletto Presidente nel novembre 1980, annunciò il suo sostegno a questo piano il 23 marzo 1983, coloro che avevano ignorato o respinto la proposta di LaRouche rimasero spiazzati e si diedero da fare per impedire al Presidente di attuare quella che in seguito fu definita l’Iniziativa di Difesa Strategica (SDI). Ciò che aveva indotto Reagan ad agire era la consapevolezza che LaRouche non solo aveva ragione sugli aspetti scientifici del progetto, ma anche sull’immediato pericolo di una guerra nucleare. Questo è stato confermato dai documenti del Consiglio di Politica Estera del Presidente Reagan declassificati alla fine di ottobre (vedi).

L’importanza di questa rivelazione sta nel fatto che anche oggi vengono intraprese azioni provocatorie che potrebbero condurre a uno scontro termonucleare tra gli Stati Uniti e la Russia, o la Cina. Il Presidente Obama ha aumentato la presenza militare in Europa orientale, sul confine con la Russia, annunciando al contempo il dispiegamento di forze speciali in Siria e usando la Marina per sfidare direttamente la Cina nel Mar Cinese Meridionale, nell’ambito del suo “Asia pivot”.

Mentre LaRouche chiede che Obama sia destituito prima che le sue provocazioni provochino la guerra, la discussione politica negli Stati Uniti sembra ignorare il pericolo. Alcuni militari ed esperti di intelligence condividono la preoccupazione di LaRouche, ma non prendono posizioni in pubblico. Quanto ai candidati alla Presidenza, nessuno di essi ha protestato per le azioni di Obama. I democratici fanno l’impossibile per lodarlo, temendo che rompere con lui possa danneggiare la loro campagna elettorale, anche se il sostegno popolare di Obama sta crollando.

Quanto ai repubblicani, sostengono tutti di essere eredi politici di Ronald Reagan, eppure nessuno di essi comprende che fu proprio il timore di Reagan per una guerra nucleare a indurlo a coinvolgere LaRouche nei negoziati coi sovietici per un accordo su un programma condiviso per lo scudo spaziale (SDI, Iniziativa di Difesa Strategica) che eliminasse il pericolo di una guerra nucleare. A quel tempo, Michail Gorbaciov, allora segretario generale del Partito Comunista, respinse l’offerta. Tuttavia, recentemente i russi hanno fatto un’offerta simile agli Stati Uniti e ad altri paesi, col nome di “Difesa Strategica della Terra”.