Il Forum Economico Euro-Asiatico 2019, tenutosi nella storica città cinese di Xi’an ha riunito oltre mille persone in rappresentanza di 58 nazioni dall’Europa e dall’Asia, per due giorni di presentazioni e discussioni sul tema “Il design collega il mondo e l’innovazione vince il futuro”. Dopo la cerimonia di apertura il 10 settembre si è tenuta una sessione plenaria, seguita da numerosi incontri paralleli su temi che andavano dalla finanza al turismo culturale, alla scienza e alla tecnologia.

Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute (foto), ha pronunciato il discorso di apertura al “Think Tank Meeting” del Forum, l’11 settembre. Più tardi ha preso la parola anche il presidente leader francese di Solidarité et Progrès, Jacques Cheminade.

L’intervento della signora LaRouche era intitolato “Come aiutare l’Occidente a comprendere meglio l’Iniziativa Belt and Road”, un tema molto apprezzato in quanto su di esso, come sulla destabilizzazione di Hong Kong, girano voci contrastanti in tutto il mondo. Molti cinesi, infatti, considerano ingiuste le accuse e le minacce contro il loro Paese.

Jacques Cheminade, parlando di “Cooperazione win-win tra Eurasia e Francia per un nuovo paradigma economico”, ha notato che nell’attuale situazione, nella quale il sistema finanziario mondiale è destinato a crollare e v’è il pericolo di una nuova guerra fredda (o addirittura atomica), “l’unico progetto mondiale che promuove cooperazione e scambi tra le grandi civiltà, che sia concreto e lungimirante, è la Belt and Road Initiative (BRI)”.

Vi sono state molte domande dopo gli interventi della signora LaRouche e di Cheminade. Helga Zepp-LaRouche è stata intervistata dalla TV regionale ai margini della conferenza.

L’economista italiano Nino Galloni era tra i relatori della seconda sessione dove, sottolineando l’interesse strategico dell’Italia negli obiettivi di sviluppo della Belt and Road, specialmente in Africa, ha esortato a “intensificare i flussi di energia, perché ridurli è un errore, come ci ha insegnato Lyndon LaRouche”. Anche l’intervento di Galloni ha suscitato un vivace dibattito, specialmente attorno alla sua proposta di una “Nuova Bretton Woods”.

Il Forum Economico Euro-Asiatico fu fondato nel 2005 nell’ambito della Shanghai Cooperation Organization (SCO). Da allora ha tenuto incontri a Xi’an ogni due anni e quindi la conferenza di quest’anno era la settima. Grazie agli sforzi del Forum sono stati avviati quasi 70 progetti di “Cooperazione sino-straniera”, tra cui la Libreria Digitale Transnazionale. Anche dall’incontro di quest’anno sono attese molte iniziative che coinvolgeranno parlamentari, studiosi, scienziati e altri.