Quasi mezzo secolo fa, Lyndon LaRouche mise in guardia i leader occidentali dall’emulare le politiche economiche di Hjalmar Schacht, il ministro dell’Economia e banchiere centrale di Hitler fino al 1939, e spiegò che essa porta al genocidio. In un articolo del 15 maggio 1976 intitolato Why Ignorant Bankers Believe Schacht Succeeded (https://larouchepub.com/eiw/public/2021/eirv48n42-20211022/eirv48n42-20211022_039-why_ignorant_bankers_believe_sch-lar.pdf). LaRouche scrisse: “Ogni analista politico competente sa (…) che furono le politiche monetarie di Schacht a causare direttamente e inevitabilmente l’emergere delle pratiche criminali naziste nei territori occupati e del sistema dei campi di sterminio per lavoratori-schiavi… L’intera struttura del debito imperialista precedente alla Seconda Guerra Mondiale poggiava sulle fondamenta del debito di riparazione imposto alla Germania di Weimar dalle potenze alleate vincitrici della Prima Guerra Mondiale. Dal 1923 al 1928, grazie alla rinegoziazione dei pagamenti del debito e ai crediti statunitensi, [la Repubblica di] Weimar ebbe una modesta ripresa. A seguito delle crisi speculative del 1928-1929 e dell’inevitabile crollo, la capacità dell’economia statunitense di emettere ulteriori crediti a sostegno del commercio mondiale fu ridotta, e l’economia mondiale subì un crollo a catena che portò direttamente e inevitabilmente alle conseguenze del 1931 e del periodo 1932-1934…
“Il risultato, una sorta di cannibalismo dell’inflazione contro il corpo dell’economia colpita… portò l’economia della Germania nazista al punto di crisi interna nel 1936… Senza le conquiste militari tedesche, la politica di Schacht avrebbe portato al collasso immediato dell’economia tedesca poco dopo il 1936”.
In un articolo del 4 marzo 1980 (https://larouchepub.com/eiw/public/1980/eirv07n09-19800304/eirv07n09-19800304_022-the_republican_leadership_endors-lar.pdf), LaRouche ha approfondito:
“Per la maggior parte dell’economia tedesca, Schacht e Hitler imposero il tipo di austerità… [che] spazzò via in massa le imprese tedesche indipendenti, mantenendo solo una prosperità da economia di guerra che vide protagonista l’equivalente della ‘Fortune 500’ nella Germania nazista. Schacht controllò la continua inflazione della Germania aumentando i tagli al reddito reale della popolazione tedesca a tassi corrispondenti o superiori al continuo tasso di inflazione… Fu questa politica di saccheggio che spinse il regime di Hitler a ridurre la percentuale di popolazione da mantenere attraverso, dapprima, l’eutanasia contro gli anziani e i malati gravi e, in seguito, la politica delle ‘bocche inutili’ per un genocidio più generalizzato”.
Tenendo presente ciò, si consideri il significato delle ultime notizie provenienti dalla Germania che documentano l’accelerazione del collasso dell’intera economia industriale tedesca. A gennaio, il settore manifatturiero nel suo complesso è crollato del 6,3% rispetto all’anno precedente. Il sottosettore dei materiali elettrici è crollato del 33% su base mensile, quello dei mezzi di trasporto del 27% e quello dei beni strumentali del 13%. L’unico settore economico in crescita è quello della produzione di armi.
Quindi, se si vuole evitare un ritorno alle politiche di Hitler, con il conseguente pericolo di una guerra nucleare, si devono fermare le politiche schachtiane che la City di Londra, l’UE e Wall Street vogliono imporre di nuovo.
Per questo è necessaria una nuova architettura internazionale di sicurezza e sviluppo.