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La famosa eroina, una dei tre esponenti ancora viventi del nucleo iniziale degli “otto coraggiosi” che dettero vita alle lotte per il movimento dei diritti civili dei neri d’America, fu la principale collaboratrice di Martin Luther King

Il 28 settembre, Amelia era a Roma per una serie di conferenze organizzate dal […] presidente del “Movimento
Solidarietà”. Qualche giorno prima, durante un’intervista alla televisione WAKA, affiliata alla CBS, aveva esordito: “Lavoro con Lyndon LaRouche, che sta recuperando i pezzi di quello che fu il movimento dei diritti civili”, durante la conferenza, a Roma, ha proseguito a parlare di lotta, di diritti e di voglia di pace: “… L’odio è come un cancro e solo Dio può curarlo in un rapporto diretto tra lui e l’uomo”.

Ha poi proseguito raccontando una storia : “… Due bambini, uno bianco ed uno nero, erano andati in un supermercato con le rispettive madri e, quando i due bambini iniziarono a giocare insieme, la madre bianca disse al figlio: non devi giocare con quel bambino nero. Il bambino bianco chiese perché non doveva giocarci e la risposta fu solo: perché è nero! Qualcosa si ruppe dentro il bambino bianco. Quando, la sera, lo stesso bambino fece la stessa domanda al padre, questo seminò il seme dell’odio rispondendo solo: perché è nero e non devi giocare con i neri! Così, man mano che il bambino cresceva, il seme dell’odio cresceva con lui: non poteva più avere a che fare con i neri. Questo è il modo in cui cresce l’odio. Quando diventò supervisore di una grande impresa, l’odio era diventato talmente grande che non nulla poteva essere fatto per curarlo. Alla fine quest’odio si rivolse verso i suoi stessi familiari e amici e, infine, contro sé stesso. Finì così per suicidarsi”.

Amelia ha poi voluto fare un collegamento: “… Un altro esempio è, oggi, Lyndon Larouche. Lo odiano così tanto che anche quando vinse 7 delegati e 53.000 voti in uno Stato, annullarono la Convention. La legge per il diritto al voto per cui ci battemmo negli anni ’60 fu calpestata. Quando Lyndon arrivò alla Corte Suprema, gli risposero che il Partito Democratico è un’associazione privata e può decidere quello che vuole. Non esiste solo l’odio per la pelle. C’è anche l’odio per le idee!”
A questo punto il direttore di Forum ha fatto le sue domande: “Cosa pensa della demonizzazione dei musulmani in seguito ai fatti ancora poco chiari accaduti prima e dopo il ‘fattaccio’ delle Twin towers? Non crede che possa essere paragonato alle demonizzazioni dei neri, dei gialli o, per 60 anni, dei cittadini dei Paesi dell’Est, oggi, tutto ad un tratto, divenuti partners importanti? Cosa faranno i Neri americani in relazione agli immensi poteri che, contro la Costituzione americana, sono stati concessi al presidente Bush? E se fossero usati poi anche contro i neri, dopo la prossima distruzione dei musulmani?”.

Amelia ha così risposto: “Disgraziatamente il presidente Bush lo abbiamo eletto noi, il popolo. Ma noi, il popolo, dobbiamo lottare per cambiare questo stato di cose. Tutti devono rispondere ai loro elettori. Noi possiamo dire a coloro che abbiamo fatto eleggere in qualsiasi carica di fare pressione su Bush perché non faccia questa guerra. Questa “cosa” dell’11 settembre non è stata ancora chiarita e, prima di demonizzare altri popoli, dovremmo guardare meglio in casa nostra. Non bisognerebbe dimenticare che Erode, per trovare un solo bambino, uccise tutti gli altri. Così, in Afghanistan, per trovare un solo uomo, si sono uccisi vecchi, donne, bambini…”