Un’altra brutta notizia per i BRICS e dintorni. Dopo le recenti battute d’arresto in Brasile ed Argentina, come abbiamo riferito, anche alle elezioni presidenziali del 5 giugno in Perù è andato alla presidenza un banchiere di Wall Street, Pedro Pablo Kuczynski (PPK), con un margine minimo dello 0,25%, meno di 43.000 voti, rispetto a Keiko Fujimori, figlia dell’ex Presidente Alberto Fujimori. La campagna è stata contrassegnata da sfacciate interferenze dell’apparato di George Soros e dell’amministrazione Obama. PPK avrà problemi a governare, in quanto detiene solo 18 dei 130 seggi al Parlamento, mentre il partito di Keiko ne ha 73.

Al primo turno delle elezioni presidenziali a metà aprile, Keiko aveva superato PPK di quasi il 20%. Due settimane prima del ballottaggio era ancora in testa di oltre il 5%. Ma il gruppo di Wall Street e Londra era deciso a impedire che andasse alla presidenza un altro Fujimori. Il padre di Keiko, Alberto Fujimori, aveva smantellato i gruppi narcoterroristici Sendero Luminoso e MRTA durante la sua presidenza dal 1990 al 2000, dimostrando una capacità di prendere decisioni nell’interesse nazionale che aveva ispirato altri paesi del Sud America.

Nel 2000 Fujimori rivolse la sua attenzione allo sviluppo economico e sostenne entusiasticamente la costruzione di un’Unione Sud Americana. Allora, mentre Lyndon LaRouche preparava la sua visita in Perù nell’ottobre del 2000, George Soros e il Dipartimento di Stato di Madeleine Albright si unirono per destituire e addirittura mettere in carcere Fujimori.

La scelta di Wall Street quest’anno è caduta su PPK, un banchiere 77enne che iniziò la carriera alla Kuhn-Loeb, poi alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale, ed è stato anche co-presidente della First Boston International, banca legata al Crédit Suisse, per quasi un decennio prima di fondare il suo hedge fund. Il suo potenziale ministro dell’Economia è Alfredo Thorne, che ha studiato ad Oxford come PPK, e ha diretto per anni la divisione Ricerca Globale della J.P.Morgan.

Nelle ultime settimane della campagna, PPK ha ricevuto il sostegno del terzo candidato presidenziale, l’ambientalista Veronika Mendoza, che ha fornito il margine decisivo nel sud del paese, dove c’è la base contadina di Sendero Luminoso.

Nonostante queste battute d’arresto, la popolazione sudamericana resta mobilitata contro il liberismo e il programma di austerità di coloro che hanno preso il potere temporaneamente.