Il 4 marzo Natalia Vitrenko, Vladimir Marčenko e Valeri Sergačov hanno portato a Firenze la loro denuncia del golpe nazista in corso in Ucraina. Nonostante il tentativo da parte di forze non proprio occulte di far fallire l’iniziativa, la conferenza indetta dal consigliere Gabriele Chiurli all’Auditorium della Regione Toscana, con la partecipazione della delegazione ucraina, del consigliere di PRC Monica Sgherri e del vicepresidente di Movisol Claudio Celani, non solo si è tenuta come previsto, ma l’azione di disturbo ha dato più visibilità all’iniziativa.

Come spiega un articolo sul sito di Democrazia Diretta, a pochi giorni dalla conferenza, l’ufficio di Presidenza della Regione ha ritirato il patrocinio, e tutti i relatori “istituzionali” hanno cancellato la loro presenza, su iniziativa di Marco Taradash, già radicale e con note simpatie per i mercati finanziari (è stato l’unico in consiglio a non votare la mozione per la separazione bancaria). Il Taradash è comunque la pedina in un gioco più grande, in cui da sempre la fanno da padrone a Firenze poteri anglofili e grembiulofili.

Il giorno della conferenza, puntuale, ecco una manifestazione di qualche decina di badanti ucraine con bandiere, cartelli e slogan anti-Putin, che prima si reca a fare chiasso davanti al consolato russo, per poi spostarsi di fronte alla sede dell’Auditorium poco prima dell’inizio della conferenza. Bloccate dalla polizia, alle badanti è stato concesso di mandare una loro rappresentante in sala per esprimere il loro punto di vista con una breve dichiarazione.

Superato lo scoglio, la conferenza è iniziata con gli interventi di Celani e Sgherri, per poi lasciare la parola alla Vitrenko, che ha parlato mentre alle proprie spalle veniva proiettato un video con immagini inedite sui cosiddetti dimostranti “pacifici” di Maidan, immagini che i media occidentale si son ben guardati dal trasmettere. Ciò non è bastato ad alcuni incalliti filo-Maidan tra il pubblico, peraltro attento e colpito dalle immagini. Gli incalliti filo Maidan hanno cercato di contestare l’idea che la piazza fosse in mano ai neonazisti. “La questione non è se la maggioranza fosse pacifica o meno”, ha risposto Marčenko, “ma se è vero o no, come si è affermato qui, che i neonazisti abbiano conquistato posizioni di potere”.

È stato comunque il pubblico a pronunciare il verdetto finale, con numerosi interventi che mettevano in risalto il disegno strategico di accerchiare la Russia, e con una testimonianza oculare di un cittadino appena tornato da una visita in Ucraina, il quale ha confermato che i neonazisti spadroneggiano nelle città.

Il Consigliere Chiurli ha concluso i lavori deprecando il sabotaggio delle istituzioni e sottolineando che le radici della crisi strategica sono economiche, per cui vale più di prima il discorso dell’urgenza del la riforma finanziaria alla Glass-Steagall, auspicata nella mozione da egli presentata e approvata in Consiglio.

La contestazione ha finito, come spesso accade, col dare ancor più risalto alla manifestazione. Così, il Corriere Fiorentino usciva il giorno dopo con un articolo e un video dedicati ai manifestanti, riferendo che “dopo il presidio al consolato, una ventina di manifestanti si è diretta verso il Consiglio regionale di via Cavour per protestare contro la presenza a un convegno di Natalia Vitrenko, la presidente del Partito Socialista Progressista ucraino ed ex candidata alle presidenziali, reduce da una conferenza stampa all’Europarlamento in cui ha accusato Ue e Usa di aver «sostenuto un golpe nazista in Ucraina», ragione per cui, ha aggiunto oggi Vitrenko, «non va condannata la reazione della Russia con l’invio dei soldati russi in Crimea». In ogni caso, ha detto, «l’ultima parola spetterà al referendum».

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Vedi anche…

Corriere Fiorentino

Dispacci ANSA


ZCZC7054/SXB
OFI21420
R EST S0B QBXB
Ucraina:Vitrenko,Crimea non sia pretesto per guerra mondiale
Leader Partito socialista, “popolo scegliera’ con il referendum”
(ANSA) – FIRENZE, 4 MAR – “Spero che l’Ucraina non diventi un
pretesto per la terza guerra mondiale e che si eviti anche la
guerra civile in Ucraina. Tra 26 giorni in Crimea ci sara’ il
referendum. L’articolo 5 della Costituzione ucraina dice che e’
il popolo che governa, percio’ deve essere il referendum a
decidere il destino della Crimea”. Lo ha detto Natalia Vitrenko,
presidente del Partito Socialista progressista ucraino, a
margine di un convegno al Consiglio regionale della Toscana
intitolato “L’Ucraina tra Europa e Russia. 1914-2014: il rischio
di una crisi strategica globale”.
“Sono convinta – ha aggiunto – che tutto il popolo della
Crimea votera’ per l’autonomia. I neo-fascisti che ora hanno
preso il potere in Ucraina dovranno piegarsi alla decisione del
popolo di essere autonomo. Ovviamente gli accordi con la Russia
vengono rispettati perche’ Putin ha il dovere di proteggere i
cittadini russi, che in Crimea sono la maggioranza, e le basi
militari”. Vitrenko ha poi auspicato che “ci sia la buona
volonta’ di tutti per non arrivare a un’escalation e
all’aggressione del Paese”. (ANSA).

Y7G-GUN
04-MAR-14 17:58 NNN


ZCZC7381/SXR
OFI21802
R EST S57 QBXX
Ucraina: Vitrenko, ora neofascisti al potere, fare elezioni
Firenze, presidio di cittadini ucraini presso consolato Russia
(ANSA) – FIRENZE, 4 MAR – “Spero che al piu’ presto vengano
svolte le elezioni in Ucraina perche’ adesso il potere di Kiev
non e’ legittimo. Il piu’ grande pericolo e’ che i partiti
neofascisti in Ucraina hanno preso tanto potere e chiediamo al
resto del mondo di evitare l’attivita’ di questi partiti affinche’
non arrivino a prendere tutto il Paese”. Lo ha detto Natalia
Vitrenko, presidente del Partito Socialista progressista
ucraino, a Firenze, a margine di un convegno in Consiglio
regionale della Toscana.
“Grandissima parte delle persone che hanno manifestato in
piazza a Kiev – ha sottolineato – sperano che l’Ucraina diventi
una parte dell’Europa ma sono stati strumentalizzati e usati da
alcune forze che volevano il potere e lo hanno preso”. Per
Vitrenko “non si puo’ chiamare democratico e rispettoso il
comportamento delle forze che sono giunte al potere in Ucraina e
che dicono l’Ucraina solo per gli ucraini. E’ uno slogan
fascista. L’Europa ha permesso che la polizia sia diventata uno
strumento nelle mani delle forze di destra”.
Oggi alcune decine di persone di nazionalita’ ucraina, in gran
parte donne che lavorano come badanti in Italia, hanno
manifestato davanti al consolato russo a Firenze e si sono
riunite davanti alla sede del Consiglio regionale della Toscana.
Una loro rappresentante e’ stata ammessa a prendere la parola
durante l’incontro per un breve intervento. “Non vogliamo la
guerra in Ucraina annunciata da Putin che ha fatto entrare i
militari russi in Crimea – hanno detto le manifestanti – Abbiamo
gia’ avuto tante vittime e non ne vogliamo altre”. (ANSA).

Y7G-GUN
04-MAR-14 18:18 NNN