Parlando alla Commissione su Scienza, Spazio e Tecnologia del Congresso americano, il dott. Paul Spudis ha denunciato l’assurdità della missione di dirottamento degli asteroidi promossa da Obama, dicendo che è stata inventata per “trovare qualcosa da far fare per gli astronauti […] che non rappresenta un vero compito ed è irrilevante ai fini delle future missioni di esplorazione dello spazio profondo”. Quel che ha detto riflette il punto di vista di molti scienziati. Insieme a lui sono stati chiamati a testimoniare altri esperti i quali, insieme ai congressisti, sono convinti che la politica americana di esplorazione spaziale sia, al confronto con quelle di Russia e Cina, priva di obiettivi e che ciò che la Casa Bianca propone minacci di estinguere la NASA.

Da quando nel 2010 Obama abolì il programma spaziale “Constellation”, è stato più volte detto che la sua amministrazione non ha piani credibili e sta dissipando risorse preziose rivolgendosi agli asteroidi “nonostante l’opposizione di esperti di politica spaziale, scienziati e ingegneri” (Brian Babin, repubblicano del Texas).

Il dott. John Sommerer, ex presidente della commissione tecnica del Consiglio di Ricerca Nazionale che produsse un rapporto sul programma spaziale americano, ha consigliato, parlando a proposito dell’ipotesi di un missione umana “sostenibile” su Marte, che “candidamente, la via più breve e meno costosa da noi esaminata porta con sé rischi enormi sia per la missione in sé sia per le vite degli astronauti”.

La deposizione di Thomas Young, ex direttore e ora consigliere della NASA, riassume il punto di vista degli esperti sentiti: “È importante fare quel che è necessario per compiere con successo un’esplorazione, e non quel che è possibile”.