L’urgenza di rendere pubbliche le 28 pagine del rapporto del Congresso sull’11 settembre, da cui emergono chiaramente i finanziamenti di alcuni paesi, quali Arabia Saudita e Qatar, al terrorismo islamico, è stata al centro di una affollata conferenza stampa a Capitol Hill, coincisa con la strage di Parigi. La conferenza stampa bipartisan, era stata indetta dai congressisti Walter Jones (repubblicano) e Stephen Lynch (democratico) che il 6 gennaio hanno ripresentato la loro mozione in cui esigono che il Presidente Obama desecreti quelle 28 pagine, coperte dal segreto prima sotto Bush e poi sotto la propria presidenza. Ha parlato anche il Sen. Bob Graham (democratico) che era copresidente della Commissione d’Inchiesta sull’11 settembre e che si batte da 12 anni per la pubblicazione di quelle 28 pagine. Sia l’on. Jones sia il Sen. Graham hanno esordito parlando della strage di Parigi e dichiarando che “la tragedia di oggi in Francia dimostra che nessun paese può tutelarsi dal terrorismo senza conoscere la verità sui suoi finanziatori”. Dopo di loro hanno preso la parola i parenti delle vittime dell’11 settembre, Terry Strada, copresidente della 9/11 Families and Survivors United for Justice Against Terrorism; Sylvia Carver, sorella di una vittima al Pentagono, e Abraham Scott, marito di una vittima al Pentagono. Tutti e tre hanno chiesto con forza a Obama di rendere pubblico quel capitolo, perché “le famiglie delle vittime dell’11 settembre hanno diritto di conoscere la verità e avere giustizia”.

Il Sen. Graham ha sottolineato le tre conseguenze devastanti di una mancata pubblicazione di quelle 28 pagine:

  1. che venga negata la verità,

  2. che venga negata la giustizia, e

  3. che venga indebolita così la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Ha inoltre affermato che Obama dovrebbe attenersi allo “standard di Lincoln” che esige che ogni messaggio mandato al Dipartimento di Stato venga reso pubblico.

Il Sen. Graham ha concluso con le seguenti parole: “Non divulgando questo rapporto, c’è una minaccia alla sicurezza nazionale, e abbiamo visto le conseguenze di questo oggi a Parigi. Ecco alcuni fatti: i sauditi sapevano quello che facevano. Non sono persone non consapevoli delle conseguenze delle azioni del loro governo. In secondo luogo, i sauditi sapevano che noi sappiamo quello che hanno fatto! Qualcuno nel governo americno ha letto queste 28 pagine, qualcuno nel governo federale ha letto tutti gli altri documenti che sono stati insabbiati fino ad ora. E i sauditi lo sanno” e che dopo l’11 settembre, sentendosi impuniti dagli Stati Uniti “hanno continuato, o perfino accelerato il loro sostegno alle forme più estreme di Islam, come lo wahabismo, in tutto il mondo, soprattutto in Medio Oriente. (…) Al Qaeda è una creatura dell’Arabia Saudita, I gruppi regionali come al-Shabaab sono stati create dall’Arabia Saudita, e ora la loro ultima creatura è l’ISIS/ISIL”.

“Le conseguenze della nostra passività nei confronti dell’Arabia Saudita sono state che abbiamo tollerato questa successione si entità, violente, estreme e molto dannose per il Medio Oriente, nonché un pericolo per il mondo, come abbiamo visto stamattina a Parigi”.

Gli on. Jones e Lynch hanno ricordato che perfino la lettura di quelle 28 pagine da parte dei congressisti richiede una procedura molto complicata, vanno lette in una stanza blindata, senza poter prendere nota, e con qualcuno che li osserva tutto il tempo mentre le leggono. “Fidatevi, devono essere rese pubbliche! Così le potrete leggere anche voi della stampa, e seguire le tracce che contengono”.

I congressisti hanno scritto a Obama in aprile, chiedendo di desecretare le 28 pagine, e a tutt’oggi non hanno ottenuto risposta. “Abbiamo chiamato la Casa Bianca più volte, l’unica risposta che abbiamo ottenuto è che stanno lavorando a una risposta. È ora che il Senato si unisca alla Camera nel chiedere la divulgazione di queste 28 pagine”.

Alla conferenza stampa erano presenti i media americani, tra cui CNN, Fox News, US News and World Report, Newsweek, Daily Beast, New York Times, ABC, NBC, Huffington Post, National Review e numerosi blog sull’11 settembre. La diretta è andata in onda esclusivamente sul sito larouchepac.com. Molti quotidiani hanno ripreso la notizia della conferenza stampa il giorno dopo. Sputnik News (Russia) ha dedicato all’evento il seguente titolo: “L’attacco a Parigi associato all’insabbiamento dell’11 settembre: ex presidente della Commissione di Intelligence”.