Il Presidente americano Barack Obama ha invitato i capi di stato di dieci nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) a Sunnylands, in California. Il ritornello impiegato per le convocazioni al vertice di due giorni riguardava l’urgenza di rispondere alla pretesa “prepotenza” e alle “aggressioni” della Cina nel Mare Cinese Meridionale.

Il Global Times di martedì scriveva:

“Washington ha ripetuto che il vertice non ha come obiettivo la Cina. Forse non perché non vuole, ma perché non osa farlo, poiché sa che se lo facesse, molti dirigenti politici dell’Asia Sud-Orientale non parteciperebbero affatto”.

La Consigliera per la Sicurezza Nazionale di Obama, Susan Rice, ha riferito lunedì scorso alla stampa:

“Continueremo a lavorare con i nostri partner dell’ASEAN ad una potenziale dichiarazione congiunta”.

Anche Obama insiste affinché altre nazioni firmino l’accordo TPP, anticinese e suicida. Purtroppo alcune vi stanno pensando. Il Global Times riferisce:

Si ritiene che l’accordo TPP svolga in parte una funzione anticinese. Ma se altre nazioni dell’ASEAN approveranno l’accordo TPP, ciò non faciliterà l’isolamento della Cina, anzi renderà la faccenda più complicata. La Cina è da lungo tempo il partner commerciale di maggior peso nella comunità dell’ASEAN”.

Il commercio della Cina con quelle nazioni, infatti, nel 2014 valeva 480 miliardi di dollari, cioè due volte il commercio di tutte quelle nazioni con gli Stati Uniti.

In questo momento, d’altra parte, il ramo marittimo della Nuova Via della Seta e la Banca Asiatica per gli Investimenti Infrastrutturali offrono una prospettiva di sviluppo e di stabilità regionale.

L’offerta di Obama a quelle nazioni ha del patetico. Annuncerà un piano per creare centri di “innovazione” all’interno delle ambasciate americane in Tailandia, a Singapore e in Indonesia. Ben Rhodes, il vice della Rice ha affermato allo Straits Times:

“Ecco che cosa hanno da offrire gli Stati Uniti. Sono andato nel Laos in ottobre. Non investiremo mai abbastanza in infrastrutture in Laos come in Cina o in Giappone, ma possiamo apportare una qualità di investimento e costruzione di competenze”.

Obama ha approfittato del vertice per ritagliarsi un po’ di tempo su un campo da golf, lunedì mattina, insieme a “tre compagni delle scuole superiori”. Chissà che non si siano fumati anche qualche spinello insieme, come ai tempi delle Hawaii.