È universalmente riconosciuto che il Presidente russo Vladimir Putin, con i suoi interventi militari e diplomatici, abbia ridisegnato il quadro mediorientale in modo che, per la prima volta, si è potuto negoziare la possibilità della pace in Siria. Eppure, mentre la battaglia di Aleppo sta entrando in una fase decisiva, l’Amministrazione Obama attacca Putin perché “inaffidabile”. In realtà sono gli Stati Uniti a dover dimostrare di essere un attore responsabile sul teatro mondiale, ribaltando il corso della politica che da quindici anni ha lanciato una guerra dopo l’altra e diffuso il caos e il terrorismo in buona parte del mondo.

Mentre giungono notizie contrastanti sull’andamento dei combattimenti nella zona orientale di Aleppo, una cosa è chiara: la forza jihadista, attualmente accerchiata e impegnata in uno sforzo di sfondamento al sud, non è altri che Al Qaeda.

Un gruppo di arabo-americani chiamato Ikras, che pubblica intelligence politicamente non corretta ma accurata, riferisce che l’85% dei “ribelli” che combattono attualmente ad Aleppo e di quelli che tentano di spezzare l’assedio dell’esercito siriano dall’esterno, appartengono alla formazione qaedista che fino a ieri si chiamava Jabhat al-Nuṣra. Il rimanente 15% è formato da ventidue altri gruppi cobelligeranti, spesso mutanti. La grande maggioranza di questi “ribelli” non è mai vissuta ad Aleppo e la metà non è nemmeno siriana.

È questa la forza terroristica di Al Qaeda che l’Amministrazione Obama protegge quando chiede che le forze russe e siriane cessino l’offensiva e le permettano di continuare la brutale occupazione di Aleppo. L’ambasciatore di Obama all’ONU, Samantha Power, ha definito l’assedio di Aleppo “raccapricciante” e un “intrappolamento di 250-350 mila civili”. Power ha chiesto che i civili non lascino la città sfruttando i corridoi stabiliti allo scopo, e che la Russia costringa il governo siriano a cessare l’assedio.

Il 5 agosto, Obama ha dichiarato di non fidarsi di niente di ciò che fa la Russia in Siria. “Appoggiando un regime assassino, la Russia dimostrerà chiaramente di essere un attore irresponsabile sulla scena mondiale e dovrà risponderne”.

Come ha affermato l’ex capo del Comitato Militare della NATO gen. Harald Kujat alla radio tedesca Deutschlandfunk, chiunque parli di difendere i “ribelli” che combattono contro il governo di Assad ad Aleppo, parla di sostenere al-Qaeda, al-Nusra e l’Isis. Questo è esattamente ciò che sta facendo Obama, fiancheggiato dai media che sostengono Hillary Clinton. E, come ha osservato Lyndon LaRouche il 6 agosto, a questo punto “Hillary dovrebbe vergognarsi per quel che è”.

Hillary_vergogna