Due sono i fatti essenziali per comprendere la situazione internazionale dal punto di vista strategico. In primo luogo, Wall Street è ormai al collasso e l’intera economia americana rischia di scomparire, se non verranno prese azioni protettive nell’immediato. In secondo luogo, il Presidente americano Barack Obama continua a puntare verso il conflitto termonucleare contro la Russia. Certamente, non attende altro che un elemento di sorpresa, per prendere sottogamba i russi.

La disintegrazione di Wall Street, già in corso da tempo, è il fenomeno trainante della folle politica di provocazioni verso la Russia seguita da Obama. Quasi tutto quello che viene presentato “notizia” ha il carattere dall’operazione di distrazione, di accecamento del cittadino americano e dei leader mondiali di fronte a una realtà piuttosto semplice, quella di una traiettoria verso il collasso finanziario ed economico, e verso una guerra globale di autoestinzione.

Come ha ricordato sabato 22 agosto 2015 Lyndon LaRouche:

Primo, il Presidente Obama deve essere destituito immediatamente, ricorrendo al XXV Emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America, emendamento che prevede la destituzione di un Presidente inadatto, fisicamente o mentalmente, a proseguire il suo mandato. In virtù del suo impegno a provocare la guerra termonucleare con la Russia, Obama ha dimostrato di essere folle e inadatto a restare.

L’ex Segretario di Stato Hillary Clinton potrebbe facilitare questo processo presentando pubblicamente ciò che le è noto a proposito della intenzioni di Obama e delle menzogne a cui fece ricorso per celare le responsabilità degli assassinii dell’ambasciatore Christopher Stevens e di altri tre funzionari americani a Bengasi. È il momento di dire la verità al popolo americano.

[Secondo,] non v’è modo che Wall Street possa sopravvivere; è già defunta. V’è, tuttavia, una soluzione: chiuderla e tagliare i flussi necessari ai suoi previsti salvataggi. Quindi sottoporre il sistema finanziario a un procedimento di riorganizzazione fallimentare, nell’ambito della separazione bancaria in stile Glass-Steagall. Quindi avviare l’emissione di credito nazionale (federale) per creare occupazione produttiva all’interno di un programma di ricostruzione economica, sul modello di quello adottato dal Presidente Franklin D. Roosevelt sin dal marzo 1933.

Si tratta di prendere i grattacieli di Wall Street e trasformarli in macchine per il progresso.

Come ha detto LaRouche:

“Cancelliamo Wall Street e mettiamo al lavoro la gente come fece Franklin Delano Roosevelt. Possiamo uscire dalla crisi, non senza dolori, ma possiamo sopravvivere e prosperare, in futuro. Ascoltate la voce lontana di FDR. Dobbiamo costringere il popolo americano a non essere più stupido e arrendevole di fronte al sistema esistente, come se non vi fosse un’alternativa praticabile. È questa, infatti, l’alternativa praticabile, e comincia col chiudere Wall Street”.

Mettiamo fine alla presidenza di Obama e alla speculazione di Wall Street: tutte le impellenze e i problemi, relativi alla regione transtlantica, potranno essere risolti.

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