E’ ormai evidente che i creditori hanno deciso di far cadere il governo di Alexis Tsipras. Il problema non sono i tagli ma il debito ei i rapporti della Grecia con i BRICS.

L’incontro dei ministri delle Finanze dell’Eurogruppo, che si è riunito il 24 giugno, è cominciato 25 minuti dopo la mezzanotte e si è concluso soltanto 90 minuti dopo con il totale rifiuto della proposta greca che, secondo quanto riportato dalla stampa britannica (The Times), era tutta cancellata con la penna rossa.

La prima delle proposte greche ad essere respinta è stata, naturalmente, quella sul debito, rifiutata a priori. I creditori hanno respinto la proposta di aumentare le tasse, continuando ad insistere per una riduzione delle pensioni e l’aumento dell’IVA, misure che vanno ad incidere sugli strati più deboli della popolazione.

I cosiddetti “dialoghi tecnici” sono ripresi il 24 giugno per terminare subito dopo con le due parti in causa particolarmente distanti; Tsipras avrebbe dovuto partecipare questa mattina ad un altro incontro con il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, il Direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, il Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem e Klaus Regling, Direttore Responsabile del Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM).

Il Ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, leader del partito Greci Indipendenti e alleato nella coalizione di governo, è anch’egli a Bruxelles per la riunione della NATO. Pare si sia incontrato con Tsipras.

Mentre accade tutto questo, i creditori sono all’offensiva contro la Grecia. Il Presidente della BCE Draghi ed il Governatore della Banca di Grecia Yannis Stournara hanno deciso di diventare ancora più pungenti con il Fondo di Liquidità di Emergenza per le banche greche. Hanno permesso al “cuscinetto di sicurezza” di scendere al di sotto degli originali 3 miliardi di Euro, emettendo solamente la liquidità minima indispensabile.

Nel frattempo Juncker si è incontrato con l’ex Premier Antonis Samaras, che è andato a Bruxelles per un raduno del Partito Popolare Europeo (il gruppo dei democratici cristiani al Parlamento Europeo) dove ha presentato, come annunciato ai media greci, una proposta per un governo di transizione che imponga le richieste dei creditori.

I giornali greci sono pieni di titoli contro i creditori: “L’Europa della Vergogna” (To Pontiki); “Il colpo di stato tedesco per abbattere Tsipras” (Kontra TV); “Il D-Day nel quale l’Europa decide il proprio Futuro” (Avgi); “La Battaglia per il Debito” (Ethnos); “Tsipras non Cede sul Debito” (Ta Nea).

Sono state smentite le voci secondo le quali al vertice europeo si sarebbero discusse le accuse greche sul debito detestabile in quanto, stando a quanto riferito dai creditori, queste saranno messe all’ordine del giorno soltanto in seguito ad un accordo; l’ennesimo schiaffo alla popolazione greca, che chiede un compromesso politico sul debito.

LaRouche: il debito è illegittimo, va cancellato

Secondo l’economista americano LaRouche “l’Europa rifiuta di ammettere il fatto che è stata commessa una frode contro il popolo greco, che ai greci viene chiesto di pagare un debito creato dalla speculazione. Bisogna semplicemente dire che questo debito è illegittimo e non va pagato.

“E’ stato rubato il denaro, per pura speculazione, e ora lo rivogliono indietro di nuovo. E noi diciamo No. Ci avete rubato abbastanza”. Questo dovrebbe essere lo slogan.

Affrontare in modo onesto il debito che viene attribuito ai greci significa mandare in bancarotta importanti interessi speculativi in Europa e negli Stati Uniti. Dunque l’unco modo di risolvere il problema è di chiudere Wall Street e tornare alla legge Glass-Steagall.

Dovremmo dire “Non avete colto il nodo del problema. State difendendo titoli senza alcun valore. State cercando di commettere un’altra frode, che era già stata commessa prima. Fatela finita: occorre una politica globale di separazione bancaria. Il ripristino della legge Glass-Steagall negli Stati Uniti, per cancellare questo debito illegittimo, Ed anche in Europa vanno prese le stesse misure per cancellare un debito senza valore. E’ così che va risolto il problema del debito greco”.