L’immagine che avete appena visto è della placca che gli astronauti portarono sulla Luna, nel primo sbarco, quasi cinquanta anni fa. Insieme a loro, su trasformato il modo di pensare al futuro dell’umanità, grazie a questi viaggi progettati e compiuti con grande impegno.

“Per la prima volta gli esseri umani decisero consapevolmente di imparare a vivere e agire in ambienti completamente differenti dall’unico in erano evoluti”, disse un astronauta.

Tuttavia, quasi nottetempo, le belle navi spaziali in circolazione attorno alla Luna furono ritirate; i viaggi con mete più lontane furono dimenticati. La stessa nazione americana che li aveva prodotti e pensati sprofondò nelle guerre, modellate su quelle coloniali britanniche e francesi, che ancora imperversano e nelle quali, infine, ha perso la repubblica americana. Con i Presidenti G.W. Bush e B. Obama, i disastri della guerra e il terrore si sono estesi all’Asia Sudoccidentale, l’Africa settentrionale e l’Europa.

Anche se le missioni di esplorazione senza astronauti hanno continuato ad avere carattere conoscitivo, gli americani sono stati convinti ad essere “pratici” e ad abbandonare quel loro modo di “esistere attraverso le scoperte scientifiche” che prima li aveva caratterizzati in numerosi casi.

Vi sono altre nazioni ora, la Cina e l’India in particolare, che progettano viaggi spaziali e compiono grandi passi in questa direzione. Puntano a Marte e alla faccia nascosta della Luna, osservatorio privilegiato per lo studio della Galassia.

Nel contempo le potenze asiatiche attorno alla Russia lavorano alla programmazione e alla realizzazione di progetti infrastrutturali ambiziosi, per integrare l’Oriente con l’Occidente e il Settentrione con il Meridione dell’Eurasia tramite linee ferroviarie ad alta velocità o a levitazione magnetica, nuove città e nuove centrali di produzione energetica.

Quando ai vertici internazionali intervengono per portare a conclusione le guerre in modo da poter introdurre un paradigma di ricostruzione e di nuovi sviluppi, fanno sul serio.

Nel tentativo di costruire alleanze militari e amalgamarle con le guerre commerciali, con le minacce militari della NATO e con le varie iniziative per scoraggiare Russia e Cina nelle loro idee di sviluppo, il Presidente americano Obama non sta facendo altro che organizzare una “lega dei perdenti”. La minaccia di una terza guerra mondiale causata dalle sue azioni intimidatorie è molto seria, ma egli rimane un perdente che sfida vere guide politiche, come Vladimir Putin e Xi Jinping.

Dimentichiamo ciò che è “pratico”, anche nella lotta al terrorismo! Anche su questo terreno occorrono delle scoperte, come quella che sarebbe permessa dalla pubblicazione delle ventotto pagine secretate sull’11 settembre.

Torniamo a pensare al programma spaziale originario, unendo gli Stati Uniti e le nuove potenze che si proiettano nello spazio. Questa sarà un’irresistibile nuova fonte di “vita attraverso le scoperte” che è propriamente il modo umano di esistere, per gli individui e per le nazioni, come queste impararono cinquant’anni or sono.


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