Lanciato a fine novembre dall’ex ministro italiano dell’Agricoltura Gianni Alemanno, il nuovo partito “Indipendenza” sembra partire con il piede giusto. L’economista Michele Geraci (a sinistra nella foto) è stato nominato responsabile per la politica estera, incarico che ha accettato da “indipendente”, e il primo evento di politica estera del partito, che si terrà il 18 gennaio a Roma, sarà dedicato ai temi della Belt and Road e dei BRICS. Geraci è l’artefice del Memorandum d’intesa Italia-Cina del 2019, poi revocato dall’attuale governo. Una decisione che secondo il parere di Geraci, condiviso da Alemanno, è stata folle. La conferenza si intitola: “Belt and Road e BRICS, opportunità di crescita per l’economia italiana nel nuovo mondo multipolare”.
Il nuovo partito critica anche il sostegno del governo alle sanzioni contro la Russia, che non sono riuscite a indebolire Mosca, ma hanno danneggiato l’economia italiana (ed europea), e il “genocidio” contro i palestinesi di Gaza. A questo proposito, Geraci ha twittato il 3 gennaio: “Nella loro, molto probabile, totale ignoranza della storia e sudditanza ai diktat di altri paesi, i tre partiti di ‘governo’ non hanno neppure capito che sostenere le azioni del governo di Netanyahu non li aiuta certo a scollarsi di dosso l’immagine, presunta, di avere simpatie per il fascismo, anzi le rafforza proprio perché queste azioni riportano alla memoria quanto accaduto in Germania negli anni Trenta. Che sia il governo di Israele, poi, a compiere questi gesti e a sdoganare la storia passata, così come succede da due anni con lo sdoganamento del nazismo in Ucraina, potrebbe sorprendere molti. Ma non i tre leader di partito, probabilmente offuscati da eccessivi tentativi di ‘farsi vedere all’estero’ La realtà è che il sostegno di Meloni a tali gesta sta gettando vergogna sull’Italia e sugli italiani”.