Gli attacchi aerei e marittimi lanciati il 29 ottobre contro le navi russe a Sebastopoli hanno fatto uso dello speciale “corridoio di sicurezza” riservato alle navi cariche di grano e miravano alle navi che, secondo gli accordi, svolgevano il compito di proteggere il corridoio.
Definendolo “attacco terroristico” in un comunicato, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che esso è stato “eseguito sotto la supervisione degli specialisti britannici nella città di Ochakov, nella regione ucraina di Kikolayev.” Il comunicato aggiungeva che “rappresentanti di questa unità della marina britannica hanno partecipato alla pianificazione, organizzazione ed esecuzione dell’attacco terroristico del 26 settembre nel Mar Baltico che ha fatto saltare i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2”.
La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova (foto), ha ripetuto le accuse rivolte ai britannici di complicità nel sabotaggio di Nord Stream e nell’attacco di Sebastopoli, annunciando che la Russia avrebbe portato la questione con urgenza al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Sia gli esperti consultati dall’EIR, che l’ex analista della CIA Ray McGovern in un suo tweet, hanno concordato che Mosca difficilmente formulerebbe tali accuse se non avesse in mano una “pistola fumante” a sostegno. È un segreto di Pulcinella che il Regno Unito è quello che più di altri ha spinto Kiev a sabotare ogni negoziato di pace e si è adoperato per allargare la NATO a Svezia e Finlandia.
Ad esacerbare le tensioni ha provveduto la pubblicazione, il 27 ottobre, dei nuovi documenti di difesa strategica dell’amministrazione Biden, tra cui la Nuclear Posture Review, che ha abbassato significativamente la soglia per l’uso di armi nucleari da parte degli Stati Uniti. Dagli ambienti di difesa russo e cinese si è manifestato allarme per i nuovi documenti. Il portavoce del ministro degli Esteri cinese Wang Wenbin ha denunciato il “ricatto nucleare” dietro di essi.
Verrebbe da chiedersi: perché un’escalation proprio in questo momento? Questa non è una semplice guerra per procura tra NATO e Russia, ma riflette le tensioni generate dall’imminente implosione del sistema finanziario transatlantico e il dispiegamento della “NATO globale” per impedire ad altre nazioni, in primo luogo Cina e Russia, di creare una nuova architettura finanziaria che sostituisca il vecchio sistema e mini alla base il potere dell’oligarchia finanziaria.