Il Congresso americano è sospeso fino alla fine della settimana, per il Memorial Day. Mentre gli Stati Uniti commemorano i soldati morti nelle ultime guerre, alcuni funzionari e alcuni responsabili politici americani e cinesi manifestano grande preoccupazione per l’imminenza di un conflitto tra le loro due nazioni entro l’estate. I più acuti sanno che se ciò dovesse avvenire, molto rapidamente si trasformerebbe in un conflitto più grande e ampio, fino all’uso dell’arsenale nucleare, come è stato prospettato nel documentario del LaRouche PAC dal titolo “Unsurvivable”.

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Il passo più importante verso la guerra è stato compiuto di recente dal ministro della Difesa americano Ashton Carter. Parlando, il 27 maggio, agli allievi dell’Accademia Navale americana, costui li ha invitati a concentrarsi sulla regione asiatica e pacifica poiché tale regione sarebbe destinata a definire molte delle loro carriere future. Ha parlato con grande enfasi della nave militare USS Lassen, penetrata deliberatamente nelle acque territoriali cinesi lo scorso ottobre, e ha promesso che si continuerà a “a volare, a navigare e a operare [militarmente] ovunque lo consenta il diritto internazionale. Ha poi accusato la Cina di “azioni espansive e senza precedenti nel Mar Cinese Meridionale, esercitando pretese marittime eccessive contrarie al diritto internazionale… Ciò che è nuovo e unico in questa regione è l’avanzamento di rivendicazioni, dragaggio, richieste territoriali e militarizzazione da parte di diversi attori, ma in modo preponderante dalla Cina… Le forze cinesi attive in Rete ne hanno violato lo spirito – per non parlare della legge – per perpetrare operazioni di furto di proprietà intellettuale su larga scala, da società americane”.

“Invece di lavorare verso ciò che la [Cina ha chiamato] ‘cooperazione win-win‘ e che viene esplicitamente proposta da Pechino, la Cina segue talvolta regole tutte sue, aggirando questi princìpi. Un modello come questo è fuori della portata di quanto tale regione vuol fare, ed è contrario agli scopi dichiarati, si tiene lontano da un ‘win-win’. Ne risulta che le azioni cinesi potrebbero portare alla costruzione di una Grande Muraglia di auto-isolamento, poiché altre nazioni della regione, alleati, partner e non allineati – manifestano preoccupazioni al più alto livello, pubblicamente e privatamente, negli incontri regionali e nei forum globali”.

Carter si è spinto fino a minacciare la Cina parlando della superiorità degli armamenti americani: gli F-35 (che non funzionano), i P-8 (“caccia di punta”), e altri. “Il Ministero della Difesa mantiene capacità senza eguali a livello mondiale poiché nei decenni abbiamo fatto investimenti senza paragoni.. Per chiunque altro occorrerebbero altri decenni per costruire la potenza militare che gli Stati Uniti possiedono oggi. La forza non è semplicemente nei costi in dollari, è anche nel loro impiego in una cultura innovativa e tecnologica che solo gli Stati Uniti possiedono, e nel farlo per sviluppare tecnologie rivoluzionarie”.

Farneticazioni alla Hitler. La reazione della Cina non si è fatta attendere. Il Global Times, un quotidiano di proprietà del Partito Comunista Cinese e del Quotidiano del Popolo, ha pubblicato un editoriale non firmato in cui si afferma: “il ministro della Difesa Ashton Carter ha nuovamente condannato venerdì le azioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale ammonendo Pechino che sta costruendo una ‘grande muraglia di auto-isolamento’. Ha aggiunto che le armi migliori del Pentagono, inclusi i bombardieri F-35, gli aerei pattuglia marittimi Poseidon e le nuove navi da guerra di superficie, verranno stazionate nel Pacifico…

La natura dei rapporti sino-americani determinerà in larga parte lo stato dei rapporti internazionali nel XXI secolo. Puntando il dito contro la Cina con un atteggiamento da bluff, i funzionari americani erodono le fondamenta della pace nell’Asia del Pacifico. Al contrario, la Cina cerca di risolvere le dispute pacificamente. Mantenere la pace nel Mar Cinese Meridionale è il desiderio comune di tutte le forze regionali..

“Le parole di Carter sono state le più minacciose verso la Cina dalla fine della guerra fredda. Confermano alcuni timori del popolo cinese sul peggiore scenario nei rapporti sino-americani, in cui Washington potrebbe tradurre in azioni le proprie intenzioni di contrastare la Cina. Può darsi che il Pentagono sia disposto ad affrontare lo scontro tra Cina e Stati Uniti. L’Esercito di Liberazione Popolare può compensare il vantaggio americano in termini di armamenti nel Mar Cinese Meridionale con le sue dimensioni e la sua vicinanza, e siamo quindi fiduciosi di poter contrastare una minaccia proveniente dagli Stati Uniti. Anche se una contesa militare sarà dannosa per la Cina, non possiamo cedere ai tentativi di coercizione americani. La Cina deve accelerare il passo per costruire una capacità di difesa moderna. Dovrebbe far sapere agli Stati Uniti che se lanceranno un attacco militare contro la Cina nel Mar Cinese Meridionale, subiranno conseguenze insopportabili. La Cina deve aumentare il proprio deterrente nei confronti degli Stati Uniti e i rischi strategici americani di una minaccia militare contro la Cina” (enfasi nostra).