di Liliana Gorini, presidente di MoviSol
Mercoledì si voterà sul MES al Parlamento italiano. Qualcuno parla di una possibile crisi di governo, per l’opposizione al MES di 15 parlamentari pentastellati, ma sicuramente verranno in soccorso a Conte i parlamentari di Forza Italia, in cambio del sostegno dato dal governo a Mediaset (siamo tornati al “do ut des” dei vecchi tempi). Decisamente a favore del MES invece Renzi e Italia Viva, i cui esponenti, intervistati al Tg1, ammettono il vero scopo di questo presunto “fondo salvastati”, quello di salvare gli speculatori e le banche (“il MES sarà necessario in caso di crisi bancaria” dicono).
Quanto al Recovery Fund, e i 209 miliardi di Euro che Zingaretti e Conte continuano ad annunciare (e che, se mai arriveranno, tra tre anni, sono vincolati a durissime condizioni di austerità che entrano in vigore già ora) si illude chi spera che serviranno a ripristinare il nostro sistema sanitario, distrutto dalla stessa UE e dai governi Monti e Renzi che hanno imposto tagli draconiani al bilancio sanitario, creando la situazione di emergenza che abbiamo oggi negli ospedali. La cabina di regia creata da Conte per gestire questi fondi, l’ennesimo carrozzone con decine di manager pagati dai contribuenti, si limiterà a distribuire i fondi, ancora una volta, alle banche in crisi, e agli speculatori che oggi puntano tutto sul Green Deal e la Green economy (lo ha ammesso Mark Carney, ex capo della Banca d’Inghilterra e sponsor di Greta Thunberg insieme al megaspeculatore George Soros: il verde è il nuovo oro). Costoro non si curano minimamente dell’ambiente, vedono nel Green Deal solo l’occasione per rifinanziare la bolla dei derivati e degli altri titoli tossici che stanno uccidendo la nostra economia reale.
Nell’annunciare i progetti che verranno finanziati dal Recovery Fund, Conte ha parlato infatti di “Green Economy, digitalizzazione e riforma della giustizia”, neanche una parola su fondi per sistemare i nostri ospedali, le nostre scuole, che sono fatiscenti o le piccole e medie imprese che chiudono una dopo l’altra per l’emergenza Covid, non ricevendo più crediti dalle banche.
L’unica strada per una vera ripresa dell’economia reale e dell’occupazione sono le 4 leggi di LaRouche, prima tra tutte la legge Glass-Steagall, che toglie ogni garanzia dello Stato agli speculatori e crea risorse per investimenti nell’industria, nell’agricoltura, nelle tecnologie avanzate e nella ricerca spaziale, che non vengono mai citate da Conte e la sua “cabina di regia”, cabina di regia che in realtà si trova a Bruxelles.

(Nella foto Liliana Gorini tra la Sen. Menapace ed il compianto economista americano Lyndon LaRouche durante un’audizione al Senato)

Le 4 leggi di LaRouche: 1. Separazione bancaria; 2. Banca Nazionale; 3. grandi investimenti infrastrutturali; 4. volani scientifico-tecnologici.