Traduciamo alcuni stralci da Heritage of Tadeusz Kosciuszko: a basis for Polish-American ties, Kertsin Tegin-Gaddy, EIR, Vol. 10, N. 4, February 1st, 1983.


Riteniamo interessante l’articolo non soltanto per gli aspetti storici e ideali che propone, bensì anche per il fatto di esser stato scritto in un momento – il 1983 – in cui, con motivazioni geopolitiche non molto differenti, il governo americano impose sanzioni.

[…] In nessun’altra nazione europea, esclusa forse la Francia, è presente una buona comprensione della Rivoluzione Americana e della questione della nazionalità. La lotta per la libertà in Polonia è sempre andata di pari passo con quella in America. Ciò diventa evidente quando si comprende il ruolo dell’eroe nazionale polacco Andrzej Tadeusz Bonawentura Kościuszko.

Kościuszko e il connazionale Kazimierz Pułaski furono i più famosi ufficiali europei a combattere nella Guerra d’Indipendenza. Kościuszko fu il primo in assoluto a raggiungere il Nuovo Mondo. Stava attraversando l’oceano quando il Congresso approvò la Dichiarazione d’Indipendenza e arrivò in America nell’agosto del 1776.

Educato presso la Szola Rycerska, l’accademia militare polacca in cui aveva studiato l’arte delle fortificazioni, la tattica, l’ingegneria militare, la filosofia, la matematica e la storia polacca, Kościuszko ebbe come primo incarico di ingegnere con il grado di colonnello.

In America Kościuszko fu acclamato per il ruolo svolto nella Battaglia di Saratoga, ove le sue costruzioni e fortificazioni avevano permesso al Gen. Horatio Gates ed alle sue truppe di resistere a due violenti attacchi britannici. Fu la prima vittoria americana sugli imperiali, che sancì un punto di svolta nel conflitto, poiché Kościuszko contribuì ad impedire che i britannici tagliassero fuori il New England dal resto delle colonie, e con esso la maggioranza delle Forze Armate Continentali.
Kościuszko è probabilmente più noto per la costruzione delle fortificazioni di West Point, ove fu incaricato della direzione dei lavori non molto tempo dopo i fatti di Saratoga.

Resti della fortificazione del Forte Clinton.
In secondo piano una statua commemorativa.

Vi rimase per due anni, sovraintendendo alle fortificazioni; quindi trascorse altri tre anni nelle campagne meridionali delle Forze Armate Continentali, agli ordini di Nathaniel Green. In tutto, Kościuszko rimase con le forze americane per quasi sette anni, più di qualunque altro ufficiale europeo; le sue qualifiche e le sue costruzioni gli assicurarono il grado di generale nell’esercito americano.

Così Kościuszko fu a pieno titolo un membro importante della cospirazione internazionale che pianificò e condusse la Rivoluzione Americana. Fu tra i fondatori della Società di Cincinnati, istituita nel 1783 tra ufficiali che avevano combattuto la Guerra d’Indipendenza. Il Gen. LaFayette, uno dei dirigenti della Società, era determinato a usare la vittoria ottenuta in America per lanciare anche in Europa la battaglia per l’istituzione di repubbliche umaniste.

Quando Kościuszko fece ritorno in Polonia nel 1784, trovò la sua patria nella miseria, dovuta essenzialmente alla prima spartizione tra Austria, Russia e Prussia, del 1772. Kościuszko decise di portarvi il sistema americano. Prima del suo viaggio oltre oceano, aveva scritto a proposito della sua missione nella battaglia per le idee repubblicane: “Durante i miei cinque anni in terra straniera [studiando a Parigi, N.d.A], ho studiato per diventare competente in economia e in questioni militari, per le quali avevo una passione innata, in modo da scoprire che cosa fosse necessario per ottenere un governo durevole e la dovuta felicità di tutti”.

Una banca nazionale polacca

L’influenza del Sistema Americano in Polonia raggiunse il suo apice durante il quadriennio 1788-1792 di funzionamento del Sejm, il parlamento nazionale. Nel 1791 esso approvò una Costituzione, pensata espressamente per riflettere il modello americano, la seconda nel mondo di questa natura. Tra le altre politiche la costituzione polacca incorporò le idee di Alexander Hamilton sulla politica economica nazionale: previde la creazione di una banca nazionale. Questa banca fu pensata per garantire prestiti a lungo termine e bassi tassi di interesse – sotto il 4 percento – destinati agli investimenti industriali, mentre il tasso di interesse generalmente praticato non avrebbe dovuto essere inferiore al 5 percento, per stimolare gli investimenti.

Inno in ebraico, polacco, tedesco e francese composto in occasione delle celebrazioni
del primo anniversario del nuovo governo (3 maggio 1792)

Il programma del Sejm non fu accettato, né dalla anglofila zarina Caterina la Grande né dall’aristocrazia polacca. Queste due forze fecero fronte comune con un’alleanza mirata all’abolizione della nuova Costituzione, un’alleanza che portò all’invasione russa della Polonia resasi necessaria per ristabilire l’antico ordine da essa desiderato. Il risultato fu la seconda spartizione della Polonia, tramite la quale il suo territorio fu ridotto a un’entità minuscola controllata da satrapi russi.

Kościuszko, ora un generale polacco, sviluppò dei piani di liberazione della Polonia, per liberarla dall’occupazione straniera e renderla capace di crescere come una repubblica fondata sui princìpi della Costituzione degli Stati Uniti d’America. Con alle spalle l’esperienza militare in America, Kościuszko capiva bene che per vincere quella battaglia avrebbe avuto bisogno di aiuto dall’estero e chiese aiuto alla Francia in un viaggio a Parigi nella prima parte del 1793. Ma l’aiuto non arrivò.

Senza sostegno esterno, Kościuszko sapeva che ogni tentativo di ribellione sarebbe sorto da una posizione di già molto debole e non era personalmente nelle condizioni di dirigere il movimento nazionale in maniera scientifica. Grazie a una combinazione di rivolte contadine e di campagne del “Club dei Giacobini” di Varsavia, un gruppo di polacchi che la pensavano come gli agenti britannici che stavano scatenando il terrore in Francia, scoppioò un’insurrezione nel 1794. I russi, i prussiani e gli austriaci, con enormi vantaggi di mezzi e risorse sui polacchi, li affrontarono in alcune battaglie nei dintorni di Varsavia: 20mila polacchi combatterono contro 40mila russi e prussiani [secondo altre stime i soldati in campo furono molti di più e il rapporto 1:3, N.d.T.]

Kościuszko cercò di salvare la situazione assumendo il comando dell’insurrezione. Arrestò un migliaio di partigiani giacobini e unì il contado al fianco del suo esercito liberandolo dalla servitù feudale, riducendo i loro obblighi lavorativi e garantendo loro la libertà personale. Fu in gran parte grazie alle sue fortificazioni intorno a Varsavia che le armate occupanti furono tenute a bada da marzo a novembre di quell’anno, ma il nemico infine ebbe la meglio e rientrò nella capitale.

Dopo la sconfitta delle forze nazionali polacche, Kościuszko fu imprigionato a San Pietroburgo fino alla sua liberazione decretata dallo zar Paolo I; visse in esilio fino alla morte, avvenuta nel 1817. Nel 1795 la Polonia fu spartita per la terza volta e questa volta scomparve del tutto dalle cartine dell’Europa. Le potenze spartitrici inclusero nel loro trattato anche una clausola segreta, con la quale si impegnavano a cancellare il nome della Polonia dal vocabolario del diritto internazionale. Non fu quello l’ultimo tentativo, come ricordano amaramente i polacchi. Ricostituita come nazione alla fine della prima guerra mondiale, la Polonia sperimentò un altro tentativo di distruzione definitiva, sotto l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.

Durante gli intervalli di occupazione straniera, la battaglia per l’indipendenza nazionale fu sempre ispirata all’opera di Tadeusz Kościuszko. La prima divisione dell’Esercito Polacco che combatté a fianco dei sovietici contro i nazisti fu chiamata “Divisione Tadeusz Kościuszko”; quella fu l’unità armata nella quale combattè il Gen. Jaruzelski, allora giovane ufficiale.

Quando abbiamo visitato il Museo dell’Esercito Polacco, abbiamo visto in una delle sale dedicate all’insurrezione del 1794 un espositore contenente l’insegna dell’Ordine della Società dei Cincinnati appartenuta a Kosciuszko.

La memoria di Kościuszko presso il popolo polacco è collegata alla battaglia per le idee repubblicane stabilite negli Stati Uniti d’America, e anche questa battaglia per l’indipendenza polacca. Se quei princìpi fondamentali fossero ricordati, ho pensato mentre ero in quella sala, gli americani sosterrebbero i polacchi nel ripetere oggi ciò che fece Alexander Hamilton per risolvere le crisi economiche della fine del XVIII secolo. Nel 1791 fu Hamilton a imprimere una radicale ristrutturazione dell’enorme debito che pesava sulla giovane repubblica americana.

Francobollo polacco commemorativo del 1938