Il vicepresidente di Movisol Claudio Celani (anche giornalista e condirettore dell’EIR Strategic Alert, vedi foto) si è unito ad un vasto gruppo di docenti, ingegneri, economisti, giornalisti e politici che hanno contribuito alla stesura di un volume per sollecitare il governo italiano a tenere fede all’impegno di destinare risorse per gli investimenti al Sud, come promesso nell’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma successivamente “tradito”, come si suggerisce nel titolo. L’iniziativa è stata lanciata da Enzo Siviero e Giovanni Mollica e comprende interventi dei presidenti regionali Nello Musumeci (Sicilia) e Roberto Occhiuto (Calabria), del sindaco di Messina Cateno De Luca, oltre a una ventina di autori che sviluppano diversi aspetti di una visione globale per lo sviluppo del Mezzogiorno.
Il punto di partenza è, appunto, che in origine i fondi che il governo italiano ha diritto a ricevere in prestito e (in parte) a fondo perduto da Bruxelles avrebbero dovuto essere dedicati in special modo a ridurre il divario infrastrutturale tra nord e sud. Purtroppo quest’intento, condiviso dalla Commissione UE, non è stato rispettato, come ben presto hanno dimostrato la decisione di non includere il Ponte di Messina nel PNRR, così come altre inadeguatezze negli interventi previsti, nonché l’ammontare complessivo delle risorse dedicate.
Tuttavia, gli autori avvisano il governo che non è troppo in ritardo per rispettare le promesse e ammoniscono che il non farlo metterà l’Italia in condizione di perdere la storica opportunità di integrarsi nello sviluppo del Mediterraneo e della connettività Nord-Sud e Est-Ovest.
Celani dedica interamente il suo intervento alle opportunità offerte dall’Iniziativa Belt and Road allo sviluppo del Mezzogiorno, rammaricandosi che il Memorandum di Intesa del 2019 tra Italia e Cina, dopo due cambi di governo, è rimasto lettera morta. La BRI è il più vasto programma di sviluppo infrastrutturale della storia e non ha colore politico, “comunista” o “capitalista”. Infatti, fu Lyndon LaRouche a svilupparne il concetto per primo nel 1990-91. L’articolo è corredato da una cartina originale dell’EIR sul “Ponte Eurasiatico di Sviluppo” e di una mappa attuale della BRI. Chi volesse una copia cartacea al prezzo di dieci euro può richiederla a movisol2@libero.it, mentre l’e-book è gratuito. (https://calabria.live/il-pnrr-e-lo-stretto-courtesy-mediabooks/)