In una dichiarazione elettorale del 5 febbraio, Liliana Gorini, presidente del Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà (Movisol) (nella foto) sostiene che la legge elettorale voluta da Renzi punta a “impedire nuove idee e creare instabilità politica” a vantaggio dell'”oligarchia finanziaria”. Visto che in questa campagna elettorale si discute di tutto, da Macerata a Rimborsopoli, pur di non parlare di soluzioni alla crisi economica che attanaglia la maggior parte degli italiani, e 5 milioni di poveri nel nostro paese, torniamo sull’argomento, invitando i nostri lettori a mandare ai propri candidati i cinque punti programmatici proposti da Movisol:

1. L’immediato ripristino della legge Glass-Steagall, con la netta separazione tra banche commerciali e banche d’affari e speculative, per tutelare i risparmi e fermare il crac finanziario in arrivo.

2. Una banca nazionale, come fu definita originariamente da Alexander Hamilton. Solo il credito pubblico può consentire la crescita.

3. Credito pubblico per l’alta tecnologia e l’occupazione altamente produttiva, inclusa la ricostruzione delle nostre infrastrutture, a partire dalle zone terremotate.

4. Un programma d’urto per lo sviluppo della fusione nucleare e l’esplorazione spaziale.

5. Adesione dell’Italia alla Nuova Via della Seta, o Iniziativa Belt and Road, proposta dalla Cina, ed ai grandi progetti della Via della Seta marittima che sono la chiave per i porti di Genova, Trieste, Venezia e per lo sviluppo del Mezzogiorno.

Queste misure, unite alla cultura classica, da Dante a Giuseppe Verdi, sono “cruciali per un nuovo Rinascimento nel nostro Paese”. MoviSol, pur non presentando candidati alle elezioni, chiede a chi lo segue “di presentare questo programma al loro candidato, ed esigerne l’adozione”.

La dichiarazione completa è reperibile sotto, come editoriale.