La decisione di Trump (nella foto con Putin) di ritirare le truppe statunitensi dalla Siria settentrionale, messa in atto il 13 ottobre, ha visto un’alzata di scudi a destra e a sinistra negli Stati Uniti d’America, in Europa e nel resto del mondo. Gli si è risposto con un’ondata di disinformazione e di falsità, e con un rinnovato impeto al grido di “impeachment”.
Poiché di fatto nessun media importante in Europa ha riportato le esatte parole di Trump, abbiamo deciso di farlo in questa newsletter, lasciando che a giudicare siano nostri lettori. In una conferenza per la stampa del 7 ottobre, egli ha sostenuto che le forze americane “non avrebbero mai dovuto esservi” (in Siria). In seguito ha aggiunto: “Non voglio che vi rimaniamo per altri quarant’anni. A nulla servirà… Io ho detto in campagna elettorale che avrei riportato i nostri soldati a casa e lo avrei fatto il più rapidamente possibile”. Parte di quella promessa è di non coinvolgere le forze americane in altri conflitti, di cui non si intravede la fine. “Ci infiliamo in guerre tribali e rivoluzioni, e in tutte queste cose che (…) non sono il tipo di cose che si risolvono nel modo in cui vorremmo. Semplicemente non funziona in quel modo (…) Ed è ora di tornarcene a casa”.
In una dichiarazione di due giorni dopo, ha ricordato: “Fin dal primo giorno che sono entrato in politica ho detto chiaramente che non volevo combattere queste guerre infinite e senza senso – specialmente quelle che non fanno bene agli Stati Uniti”. Infatti, il candidato Trump mise in cima alla propria agenda la cooperazione con la Russia per sconfiggere l’Isis e Al Qaeda. Proprio per impedire questa cooperazione fu lanciato il Russiagate.
Nel difendere la propria decisione, durante una conferenza per la stampa del 9 ottobre Trump ha ricordato l’avvertimento del Presidente Dwight Eisenhower nel 1960, contro il “Complesso Militare-Industriale” (CMI) che spingeva gli Stati Uniti nei conflitti. Oggi, ha commentato, molti a Washington “vanno a braccetto col CMI”. Eisenhower “aveva visto giusto molti anni fa. Esso ha un potere tremendo, ama combattere e fa un sacco di soldi quando combatte”.
Aggiungendo una nota personale, Trump ha osservato che “la cosa più difficile che mi capita – molto più increscioso della caccia alle streghe – è firmare lettere indirizzate ai genitori di soldati che sono stati uccisi”. E ha proseguito facendo esempi molto concreti e toccanti.
Poco prima della conferenza stampa del 9 ottobre, Donald Trump aveva scritto, sempre su twitter.com: “Gli Stati Uniti hanno speso OTTOMILA MILIARDI DI DOLLARI per combattere e fare i poliziotti in Medio Oriente. Migliaia di nostri grandi soldati sono morti o sono stati gravemente feriti. Milioni di persone sono morte dall’altra parte. ANDARE IN MEDIO ORIENTE È LA PESSIMA DECISIONE FATTA NELLA STORIA DEL NOSTRO PAESE! Ci andammo con una premessa falsa e ora smentita, ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA. Non ve n’era ALCUNA! Ora stiamo lentamente e cautamente riportando a casa i nostri soldati. Ci concentreremo sul GRANDE QUADRO”.