Iniziamo il resoconto sull’importante conferenza internazionale tenuta dallo Schiller Institute il 13 e 14 novembre con ampi stralci del discorso di apertura di Helga Zepp-LaRouche, fondatrice e presidente dello Schiller Institute (nella foto con il defunto marito, l’economista e statista americano Lyndon H. LaRouche).

Sarebbe in realtà abbastanza facile risolvere quasi tutti i molti problemi che dobbiamo affrontare oggi. Se la maggioranza dei governi delle nazioni europee, e forse anche l’amministrazione degli Stati Uniti, dicessero: Ok, abbiamo sbagliato, dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare! Abbiamo commesso molti errori, abbiamo trascurato gli investimenti nelle infrastrutture di base, abbiamo seguito una politica che favorisce la speculazione rispetto all’economia reale, abbiamo permesso che i nostri agricoltori andassero in rovina in un periodo di carestie di dimensioni bibliche, avremmo dovuto sapere che non potevamo vincere la guerra in Afghanistan, che si è trasformata in un disastro totale, non abbiamo fatto nulla per aiutare a superare la povertà in Africa, abbiamo trasformato inutilmente in avversari paesi che ci erano amici e aperti, come Russia e Cina, promuovendo provocazioni geopolitiche, sembriamo incapaci di tenere sotto controllo la pandemia, perché non abbiamo messo fine alla privatizzazione del sistema sanitario e ci preoccupiamo solo dei paesi ricchi in termini di vaccini, abbiamo trascurato le nostre grandi culture classiche umaniste, abbiamo permesso che le menti delle nostre popolazioni fossero avvelenate da un’industria dello spettacolo totalmente depravata, abbiamo permesso ai nostri giovani di disperarsi per la paura che finisca il mondo, con con la propaganda pseudoscientifica sul clima dei nostri media.

Avendo compreso che stiamo per mandare l’intero sistema contro il muro, abbiamo deciso di cambiare…. e ci uniamo ai paesi della Iniziativa Belt and Road collaborando con Russia, Cina e altre nazioni per risolvere tutti questi problemi, cosa che possiamo fare, perché insieme siamo la specie creativa!

Sarebbe davvero facile,….. ma è probabile che accada? Purtroppo no! Perché finora, nonostante un fallimento politico dopo l’altro, le istituzioni dell’Occidente hanno mostrato zero capacità di riconoscere e ammettere i loro errori, ed apportare le necessarie correzioni.

Ed ‘ grazie a questo errori che “siamo sull’orlo del collasso sistemico del sistema neoliberista”. La minaccia esistenziale per il mondo occidentale non proviene dai cosiddetti “sistemi autocratici” e “dittature” del pianeta o da qualsiasi nemico esterno, ma interamente dalla decadenza morale risultante dal cambiamento di paradigma culturale che è iniziato negli anni 60 e che è stato identificato in modo chiaroveggente da Lyndon LaRouche a quel tempo, e di cui oggi sperimentiamo gli effetti a lungo termine. Se non cambieremo paradigma, ponendo fine a quello che chiamano “l’ordine basato sulle regole”, precipiteremo nei nuovi secoli cui caratteristiche molto simili a quelle del 14° secolo o peggio, che ci porteranno al caos totale e alla guerra mondiale.

Nelle ultime due settimane all’evento Cop26 di Glasgow si è cercato di indurre le nazioni di questo mondo ad accettare politiche di riduzione delle emissioni di co2, che se attuate porterebbero a una drastica riduzione della popolazione mondiale e smantellerebbero le nazioni industriali riducendole ad uno stato preindustriale. Fortunatamente il vertice di Glasgow è stato un fallimento, dato che Russia, Cina e diverse nazioni in via di sviluppo hanno ovviamente riconosciuto le intenzioni malvagie dei promotori, inviando solo delegazioni di livello inferiore e affermando priorità completamente diverse, come il diritto allo sviluppo dei loro paesi o la sicurezza energetica. Ma è indicativo che a Glasgow gli organizzatori non abbiano discusso nemmeno una volta la condizione catastrofica di carestia già esistente in molti paesi, o il collasso dei sistemi sanitari, o la crisi dei rifugiati.

(Qui la signora LaRouche ha mostrato un video delle folle dionisiache che manifestavano per il clima, tra cui vestiti come i picchiatori di Squid Game, commentando)
“Questi poveri giovani sviati non vivono nel mondo reale. Secondo il British Medical Journal i livelli di eco-ansia, specialmente tra i bambini e i giovani, hanno portato ad un drammatico aumento di depressione, cattivo umore, stress mentale estremo, suicidio. Secondo “The Lancet” un sondaggio su 10 000 giovani (tra i 16 ed i 25 anni) in dieci paesi ha rivelato che l’84% è preoccupato per il riscaldamento globale, il 59% estremamente preoccupato, il 40% non vuole avere figli.

Contrastiamo la loro ansia per il clima con i veri problemi che il mondo affronta, ad esempio le carestie e le crisi umanitarie in paesi come lo Yemen o l’Afghanistan, dopo venti anni di guerre.

Cosa pensate che succederà, quando più di 30 milioni di persone in Afghanistan stanno per morire di fame e di freddo, quanti milioni di profughi cercheranno di arrivare in Europa?

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) già alla fine del 2020 c’erano circa 281 milioni di migranti nel mondo, più circa 55 milioni di migranti sfollati all’interno dei paesi. E questo sta accadendo sotto la condizione di una pandemia, che è ancora completamente fuori controllo!

Ora c’è una crisi enorme alla frontiera tra la Bielorussia e la Polonia, migliaia di rifugiati, senza cibo, acqua, riparo a temperature gelide, 15000 soldati polacchi, filo spinato, accuse a Lukachenko il “dittatore”. Il segretario generale della NATO Stoltenberg chiede che la NATO sostenga la Polonia. I rifugiati vengono dall’Irak, Siria, Congo, Camerun. Non è colpa di Lukachenko se sono lì, ma degli Stati Uniti e altri paesi hanno condotto una guerra contro l’Iraq nel 2003 basata su bugie, che hanno imposto le cosiddette sanzioni Ceasar contro la Siria, impedendo gli aiuti umanitari, per imporre un cambio di regime contro il governo di Assad. Queste sanzioni, stando al cardinale Zenar, hanno gettato oltre il 90% della popolazione in insicurezza alimentare e povertà estrema. Dmitry Polyansky, Charge d’affair missione russa presso l’ONU, riferisce, molti casi di rifugiati che vengono picchiati, rispediti in territorio bielorusso, in totale violazione di tutte le convenzioni internazionali! Ecco quali sono i “valori occidentali” dell’ordine basato sulle regole!

Quanto alla più ampia situazione strategica tra le grandi potenze: Nel cercare di valutare le dichiarazioni confusamente contraddittorie provenienti dall’amministrazione Biden sui rapporti degli Stati Uniti con la Cina e la Russia, un giorno promettenti, il giorno dopo invalidate da azioni provocatorie degli Stati Uniti intorno a Taiwan o l’Ucraina e il Mar Nero, non bisogna dimenticare le osservazioni del comandante del comando strategico degli Stati Uniti, l’ammiraglio Charles Richard, che nel febbraio di quest’anno ha scritto sulla rivista “Proceedings“:

“C’è una reale possibilità che una crisi regionale con la Russia o la Cina possa degenerare rapidamente in un conflitto con armi nucleari, se percepissero che una perdita convenzionale minaccerebbe il regime o lo stato. Di conseguenza, l’esercito degli Stati Uniti deve cambiare il suo presupposto principale da “l’uso di armi nucleari non è possibile” a “l’uso di armi nucleari è una possibilità molto reale”…

Quindi la domanda da porsi è: una guerra tra le principali potenze può essere evitata? Sì, a patto che invece di farci trascinare in un conflitto con la Russia e la Cina, che può portare solo alla distruzione di tutti, torniamo all’elenco degli errori menzionati all’inizio per correggerli. Data l’enormità della crisi, questo deve iniziare con un programma di emergenza per la salvezza dell’Afghanistan e di Haiti, con un duplice approccio: un programma di emergenza umanitaria immediata e drammatica, cibo, medicine, carburante, energia, riparo. Per questo tutti i soldi che appartengono al popolo afgano devono essere sbloccati, e i paesi donatori sia per l’Afghanistan che per Haiti devono riprendere gli aiuti, e ci deve essere un pieno sostegno internazionale per l’integrazione dell’Afghanistan nella Iniziativa Belt and Road e un vero programma di ricostruzione per Haiti.
Dovrebbe essere ovvio, come sosteneva Lyndon LaRouche già nel 1973 con la sua task force biologica, che questa e altre pandemie già all’orizzonte saranno messe sotto controllo solo se porremo fine al terribile sottosviluppo di ampie parti del pianeta. Questo deve ora essere realizzato iniziando con la costruzione di un sistema sanitario moderno in ogni singola nazione, con priorità assoluta all’Afghanistan e ad Haiti, ma poi anche allo Yemen, alla Siria e a tutti gli altri paesi che ne hanno terribile bisogno.
Per l’Afghanistan dovremmo chiamarla “Operazione Avicenna”, perché questo medico e filosofo eccezionale rappresenta la tradizione migliore di quel paese.
Avicenna sviluppò anche una concezione metafisica superiore, nella tradizione di Platone, Al Farabi, Al Kindi, concezione della “Esistenza necessaria”, “wahib al-wujud”, che è Dio, concezione che influenzò molti pensatori, tra cui Dante Alighieri, che lo cita nel suo “Convivio” e nella “Divina Commedia“, così come Niccolò Cusano nel suo De Docta Ignorantia.
Avicenna è allo stesso tempo la connessione tra la tradizione umanista del mondo europeo e islamico, grazie alle idee dell’antica filosofia greca che hanno contribuito alla sua opera. Quindi facciamo lo sforzo di mettere insieme gli aiuti e le forze internazionali per costruire un sistema sanitario moderno in suo nome!
L’operazione Avicenna dovrà anche essere l’inizio della cooperazione tra Russia, Cina, Stati Uniti e nazioni europee, nello sforzo di salvare l’Afghanistan. E se riusciremo a superare il pensiero geopolitico in questa missione congiunta, allora questo sarà uno dei passi urgentemente necessari per costruire la fiducia, per creare un nuovo modello di rapporti internazionali a livello strategico!