Pakdee Tanapura è membro del Comitato per lo Studio del Progetto del Canale di Kra, che ha organizzato una conferenza tenuta a Bangkok il 17 gennaio scorso. Davanti a oltre duecento partecipanti hanno preso la parola nove relatori, tra i quali ufficiali militari, economisti, esperti di logistica e giornalisti.

Secondo Pakdee Tanapura, intervistato dall’EIR, l’incontro è stato all’insegna dell’ottimismo.

Tra la Tailandia e la Cina crescono scambi e discussioni sul progetto infrastrutturale pensato già nel XVIII secolo, e crescono le probabilità che il governo tailandese addivenga alla decisione di avviare i lavori. Ciò spiega una seconda conferenza prevista per il mese di marzo a Phuket, nella Tailandia meridionale.

Nel 1983 e nel 1984 l’EIR e il suo interlocutore organizzarono due conferenze sul progetto del canale di Kra, alla quali prese parte il fondatore della rivista Lyndon LaRouche. All’epoca il Giappone era la nazione che più auspicava tale opera, considerata cruciale nell’aprire al Pacifico la Baia del Bengala, per sostenere lo sviluppo e la cooperazione tra le nazioni della regione. Oggi in Giappone vi sono ancora forze favorevoli, ma il principale sostegno proviene dalla Cina, la quale mette in campo numerose istituzioni al fine della costituzione della Nuova Via della Seta.

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