A meno di cinque settimane alle importanti elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, sarebbe saggio considerare le parole dell’esperto tedesco Willy Wimmer, ex Viceministro della Difesa (CDU). Il 3 settembre Wimmer ha ammonito che se il 6 novembre i democratici dovessero ottenere la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e la usassero per destituire Trump avviando una procedura di impeachment, tale rimozione sarebbe il preludio a una guerra nucleare contro la Russia. Sarebbe “rompere la diga che tiene in vita la pace”, ha detto.

Durante una videoconferenza pochi giorni dopo, e in dichiarazioni successive, Helga Zepp-LaRouche si è detta d’accordo con la valutazione di Wimmer. Ha sottolineato che, nonostante la fiera opposizione all’intenzione di Trump di collaborare con le nazioni che i guerrafondai statunitensi considerano “nemiche” di Washington (principalmente Russia e Cina), il Presidente americano continua a ribadire il desiderio di cooperare con loro.
L’inchiesta sul Russiagate condotta dall’Inquirente speciale Robert Mueller, dopo oltre un anno di intense indagini, non è stata capace di produrre alcuna prova che Trump debba la sua elezioni a interferenze russe o che sia stato colluso con Mosca. Ma questo non ha fermato coloro il cui mondo è andato all’aria quando fu eletto Trump. Personalità di spicco nella comunità di intelligence, in combutta con i loro alleati britannici, continuano a organizzare un golpe a Washington, mentre elementi del Partito Democratico operano attraverso la rete “Resist” per cercare di orchestrare una vittoria dei democratici alle elezioni di metà mandato, attaccando Trump su tutto.

L’esempio più recente è stato il tentativo di sfruttare le audizioni sulla nomina del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, voluta da Trump, per rilanciare la linea che il Presidente sarebbe contro i diritti delle donne e, come Kavanaugh, un predatore sessuale. I democratici hanno dato pieno sostegno a vaghe testimonianze contro la nomina, relative a una presunta aggressione sessuale più di 30 anni fa, per chiedere che il Senato respingesse la nomina. In assenza di prove o conferme dell’accusa contro di lui, hanno sostenuto che non accettare le storie che venivano raccontate dimostrasse l’indifferenza dei repubblicani al trattamento brutale delle donne.
Ma i sondaggi mostrano che hanno esagerato. Un’inchiesta dell’FBI non ha trovato alcuna prova a sostegno delle accuse e l’insistenza dei democratici, che non può esistere la presunzione di innocenza, si è ritorta contro di loro. Kavanaugh è stato confermato il 6 ottobre, nonostante il furioso attacco democratico, che includeva manifestazioni giacobine di fronte al Senato per minacciare e attaccare i senatori repubblicani. Inoltre, la fermezza di Trump ha costretto i senatori inizialmente contrari a sostenere la nomina.

Il LaRouchePAC ha presentato una strategia per la campagna elettorale che potrebbe ribaltare il tentativo di golpe e consentire a Trump di mantenere le promesse elettorali del 2016, ribadite nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’ONU, ovvero che gli Stati Uniti mettano fine alla politica delle guerre per cambiare i regimi e ristabiliscano la sovranità come base dei rapporti internazionali, nel commercio così come nella politica interna e internazionale. (nella foto il LaRouchePAC accoglie le delegazioni all’ONU con un cartello in cui difende Trump, Putin, Xi Jinping e la loro politica di pace. Le dimissioni di Nikki Haley come ambasciatrice all’ONU sono un buon segno, era una guerrafondaia).